Sembra incredibile che nel terzo millennio si possano ancora scoprire nuove specie animali in zone ampiamente frequentate dall’uomo e dalla ricerca scientifica. Eppure capita molto più spesso di quanto si creda, e non solo per specie di dimensioni microscopiche ma anche per quanto riguarda animali di medio-grandi dimensioni che magari incrociamo nelle nostre escursioni.
Gli studi sul DNA hanno portato negli ultimi anni a sconvolgimenti in ambito naturalistico e alla scoperta di nuove specie anche dove non si poteva immaginare prima, quando si studiavano solamente i “classici” caratteri visibili come un tempo (forma, colori, scheletro, ecc.).
Nel 2016 un gruppo di studiosi italiani ha pubblicato un articolo scientifico sul Journal of Zoological Systematics and evolutionary research, dove conferma di avere scoperto una nuova specie di Vipera per l’Italia, la quinta di questo gruppo di serpenti, dandole il nome di Vipera dei Walser (Vipera walser): in base agli studi genetici si è scoperto che questa vipera, che vive in una ristretta zona del Piemonte, non è un comune Marasso (Vipera berus) ma una specie a sè stante, imparentata con alcune specie caucasiche. Questo è dovuto ad un fenomeno di isolamento, avvenuto successivamente all’ultima glaciazione terminata 12.000 anni fa. In precedenza l’areale della specie era molto più ampio e in seguito al ritiro dei ghiacci, è rimasta isolata dalle specie simili, diventando una cosiddetta “specie relitta”.
Così, grazie alle moderne tecnologie usate per studiare la fauna possiamo vantare di avere un nuovo endemismo (cioè una specie che vive solo in una determinata zona ristretta) in Italia.
Daniele Capello
Bibliografia: Ghielmi, S., Menegon, M., Marsden, S. J., Laddaga, L., & Ursenbacher, S. (2016). A new vertebrate for Europe: the discovery of a range‐restricted relict viper in the western Italian Alps. Journal of Zoological Systematics and evolutionary research, 54(3), 161-173.