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Salute&Sport

Valentina Vezzali, la schermitrice più forte di sempre

la Vezzali è l’atleta italiana ad aver vinto più medaglie alle Olimpiadi

Esile, bionda, con gli occhi azzurri da ragazza sveglia. A quattordici anni vede il padre ammalarsi, lo perderà a quindici e per lei, questa, sarà la prima sfida da affrontre nella vita: andare avanti a testa alta, in una adolescenza vissuta nel dolore, senza il papà. Ci mette grinta, rabbia, passione e determinazione, al punto che nel suo “ambito” sportivo la chiamano “Il Cobra”. 

Valentina Vezzali, nata a Jesi il 14 febbraio 1974, è la schermitrice più forte di tutti i tempi, al mondo. Parliamo di lei proprio ora, perchè le Olimpadi 2024 si avvicinano e, una biografia su questa donna di sport, rappresenta uno dei tanti bei modi per contare i giorni che ci separano dal 26 luglio. Valentina Vezzali è la schermitrice più vincente di sempre, la donna più medagliata nella scherma e l’italiana ad aver conquistato più medaglie nella storia delle Olimpiadi: ben 6 ori, un argento e due bronzi. La sua “arma” vincente è il fioretto, che pratica dall’età di sei anni; ragazza simpatica e bella, ma non fatale. Che sa essere pungente, ma anche dolce, come quando parla dei proipri figli, Pietro e Andrea, avuti con l’ex calciatore Domenico Giuliano. 

E’ la donna dei record, iniziando a mietere successi già nella categoria delle cadette, poi una marea di medaglie tra olimpiadi, mondiali e tornei vari. Le sue atlete di riferimento sono Sara Simeoni, Dorina Vaccaroni e Hassiba Boulmerka, la mezzofondista algerina che, alle olimpiadi di Barcellona del 1992, sfidò l’integralismo islamico, che la voleva in pista con le gambe coperte, correndo con canotta e pantaloncini.

Valentina sembra racchiudere in sè un mosaico delle caratteristiche di queste signore dello sport: la dolcezza e la concentrazione della Simeoni, il carattere ispido della Vaccaroni e il considerare lo sport come vettore di ideali e promozione sociale, della Boulmerka.  

Lasciata l’attività agonistica, la Vezzali, appartenente alle Fiamme Oro, entra nel mondo della dirigenza sportiva, come vice direttore tecnico del gruppo sportivo della Polizia e dirigente federale. 

Nel 2013 è eletta deputata alla Camera, in quota alla lista di Mario Monti “Scelta civica”, mentre nel 2021 è sottosegretario con delega allo Sport con il Governo Daghi.

Una donna che ha saputo interpretare la propria attività agonistica con una prospettiva assai più ampia della semplice pratica sportiva e che, quando si è trattato di entrare nel mondo della politica istituzionale, ha fatto tesoro degli insegnamenti nei duri allenamenti e nelle gare più estenuanti, al servizio della collettività. 

Una donna senza macchia e senza paura, con l’unico neo riferito a quel siprarietto un po’ troppo adulatorio, nel 2008 a “Porta a Porta”, con un imbarazzato (cosa più unica che rara) Silvio Berlusconi. 

Da quando si è affacciata alla scherma su scala intrernazionale, la Vezzali è stata un fiume in piena di titoli: 16 Mondiali, 13 Europei, 5 Universiadi, 2 Giochi del Mediterraneo, più Coppe del Mondo e allori italiani. Una schermitrice che difficilmente, in tempi brevi, verrà eguagliata. 

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