L’ Italia celebra quest’anno, per la prima volta in una così sviluppata e ampia retrospettiva sull’artista Fernando Botero (Madellìn, 1932 – Monaco, 2023), riconoscibilissimo per le forme monumentali dei corpi, non rappresentazione di una realtà distorta, bensì emblema di speranza in un prospero e gioioso futuro.
Roma ci permette di avvicinarci a questo artista non solo nelle sale espositive di Palazzo Bonaparte, ma anche in una piacevole passeggiata per il centro storico di Roma, en plein air.
Le opere di Botero ci restituiscono la sua peculiare visione del mondo animata da forme allargate e di dimensioni temporali senza limiti e Botero a Roma ci offre l’occasione per ammirarle da vicino da una prospettiva unica, privilegiata e dinamica come il Centro Storico della Capitale.
Otto statue monumentali, creazioni imponenti e iconiche di Fernando Botero, sono in mostra per la prima volta in alcune delle piazze più affascinanti della città, grazie a Botero a Roma, la mostra diffusa dedicata alle straordinarie e singolari produzioni dell’artista colombiano, a solo un anno dalla sua scomparsa, nel 2023.
La godibilità di tali opere è amplificata con maxi led, posizionati in zone centrali della città in prossimità delle sculture, con la mappa dei luoghi in cui sono esposte le 8 opere affinché l’incontro casuale con una di esse possa trasformarsi nell’occasione per proseguire il percorso alla scoperta delle altre installazioni e delle altre piazze della città.
Volendo tracciare un percorso, lo si può far iniziare dalla Terrazza del Pincio uno dei punti panoramici da cui ammirare una delle viste più belle di Roma con Donna distesa (2003) e Venere addormentata (1994). Poseguendo a piazza del Popolo, ci imbatteremo in Adamo ed Eva, che si ergono come colonne vicine all’Obelisco Flaminio; ancora, a via del Corso con il celebre Cavallo con briglie del 2009, a piazza San Lorenzo in Lucina con Gatto (1999), a piazza San Silvestro con Donna seduta (2000) e infine a piazza Mignanelli con Donna seduta del 1991.
Nato a Medellin, in Colombia, nel 1932, Botero tiene la sua prima mostra personale nella Galería Leo Matiz a Bogotà a soli 19 anni. Nel 1952, viaggia in Europa, prima in Spagna e poi in Italia, dove studia le opere dei pittori del Rinascimento Italiano, come Piero della Francesca e Paolo Uccello, cristallizzando il suo stile votato al volume, già evidente nei suoi lavori precedenti, ispirati in parte dall’arte precolombiana e coloniale spagnola.
La sua arte si caratterizza per uno stile unico, fatto di proporzioni gonfie, mezzo per incrementarne il volume, per la satira e il commento politico. Ma Botero non è solo questo. L’ opera di Fernando Botero è un inno alla vita: secondo il grande artista colombiano, l’arte deve produrre piacere ed essere un’oasi di gioia nelle difficoltà quotidiane.
Buona visita a Roma con una passeggiata “ampia e voluminosa”.