L’ ultimo dell’anno non è sempre una festa vana, non per la Parrocchia San Pietro Apostolo, A Montemarciano, nella provincia di Ancona, dove molte persone hanno aderito al veglione, in compagnia di famiglie, bambini, suore, anziani e ragazzi speciali.
Lo spirito che ha accomunato la gente ricorda la semplicità di un tempo, quando la ricorrenza era sempre un pretesto per solidificare i legami, le amicizie, i sentimenti.
È esattamente quello che è accaduto e che ha umanizzato il rinnovo dell’anno, all’interno di una sala modesta, dove la porcellana dei servizi pregiati è stata umiliata dai piatti di plastica e dalla tradizionale cucina di ogni anno a base di lenticchie, spumante e panettone.
A colorare la serata è stato il karaoke, cui hanno partecipato i giovanissimi, dopo la tombolata.
Il sacerdote, Don Luigi Imperio, al termine della serata ha riunito tutti all’interno di una piccola cappella, condividendo una breve e suggestiva preghiera.
Un momento felice, fatto di cose semplici, di cura per gli abbracci ancor più che dell’eleganza. Ed è forse questo il vero motivo per cui si festeggia il fluire del tempo: la carezzevole memoria sugli affetti e sul senso dell’umana bellezza, di una vita sociale ancora esistente in questa difficile epoca tormentata dalla ricerca del vero. E di noi stessi.
È ciò che quei ragazzi speciali non hanno perso e che hanno candidamente saputo trasmettere.
Tutto ciò ci rammenta le parole del Vangelo secondo Matteo:
“Io ti ringrazio Padre, perchè hai celato queste cose ai dotti e le hai rivelate ai bambini“.
Eleonora Giovannini