L’impatto delle attività umane sulla fauna è il principale fattore di crisi per la biodiversità: della riduzione degli habitat, l’inquinamento, la caccia, si conoscono ormai gli effetti a danno degli animali selvatici. Esistono altre situazioni di criticità poco conosciute al grande pubblico che sono però altamente problematiche: una di queste è l’impatto delle vetrate sull’avifauna. Impatto è purtroppo il termine corretto perchè gli uccelli in volo hanno difficoltà a riconoscere un vetro trasparente come un ostacolo e vi impattano contro, morendo spesso sul colpo o subendo gravi danni. Anche i più fortunati che restano a terra storditi senza fratture ossee rischiano di essere predati finchè non riescono a riprendersi.
Sono milioni ogni anno gli uccelli vittime degli impatti contro le vetrate solo in Europa. Il pericolo maggiore deriva dai grandi pannelli trasparenti che vengono installati lungo le autostrade, ma anche dai grattacieli costruiti interamente di vetro, che sono poco comuni in Italia ma diffusi in Europa e negli Stati Uniti. Per risolvere il problema bisognerebbe evitare di usare i vetri riflettenti e quelli trasparenti: gli uccelli vedono il paesaggio oltre il vetro o quello riflesso, e non riconOscono l’ostacolo: una soluzione sarebbe l’utilizzo di vetri opachi o smerigliati. Per quelli già installati bisognerebbe piazzare adesivi sui vetri in grado di “spezzare” il paesaggio riflesso nel vetro: le sagome di rapaci che si vedono spesso lungo le autostrade funzionano, ma solo se posizionate con elevata densità. Molto efficace invece risulta l’installazione di strisce adesive a distanza regolare. Per le vetrate di casa sono utili vetri antiriflesso e l’utilizzo di zanzariere o tendine per i vetri trasparenti.
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Daniele Capello