Dopo anni difficili il tennis maschile italiano sta rivedendo finalmente la luce. Anche se mancano ancora le grandi vittorie dei tempi d’oro, come il Roland Garros del 1976 di Panatta e la Coppa Davis dello stesso anno, qualche speranza possiamo riporla in un gruppo di giovani e atleti più esperti che stanno lentamente crescendo.
Se fino a qualche anno fa dietro ad Andreas Seppi e un giovane Fabio Fognini c’era quasi il vuoto, oggi abbiamo ben 10 tennisti tra i primi 100 giocatori del mondo. Il migliore da qualche mese è Matteo Berrettini che nonostante un lungo infortunio è ancora in decima posizione. Lo seguono poi Sinner (19), Fognini (27), Sonego (32), Travaglia (63), Caruso (81), Musetti (87), Cecchinato (94), Seppi (96) e Mager (98) nella classifica ufficiale del 19 aprile. Alla vittoria di Fognini nel Master 1000 di Montecarlo 2019 sono seguite tre vittorie di Berrettini (l’ultima lo scorso 25 aprile a Belgrado), due vittorie di Sonego e altrettante di Sinner in tornei 250. Lo stesso Sinner nel 2019 ha conquistato il torneo NextGen dedicato alle giovani promesse battendo avversari più esperti e avanti in classifica di lui come De Minaur e Tiafoe; quest’anno è stato finalista al Master 1000 di Miami e recente semifinalista a Barcellona.
Matteo Berrettini nel 2019 è stato semifinalista agli US Open e ha partecipato alle ATP Finals che comprende i primi 8 giocatori al mondo.
Yannik Sinner è classe 2001 e Lorenzo Musetti classe 2002: giocano con la tranquillità e la coscienza delle loro capacità come dei veterani. Se nei prossimi anni manterranno le promesse il tennis italiano maschile ci darà grandi soddisfazioni.
Daniele Capello