Quando l’affidabilità, la competenza e la serietà nella valorizzazione dei catalizzatori si sposa alla volontà di essere al centro del fermento culturale ambientale del Paese con una particolare attenzione all’imprenditoria del futuro e alla green economy
Mentre l’anno sta volgendo al termine e, come di consueto, si presentano rapporti e bilanci che offrono il quadro complessivo e settoriale dei mesi passati, anche per Techemet è tempo di contribuire all’analisi generale del settore del riciclo in Italia e, contemporaneamente, aprire nuove prospettive per il futuro.
L’occasione è arrivata, in questi ultimi giorni, da due eventi di estrema rilevanza: la presentazione del 12° Rapporto L’Italia del Riciclo (Roma, 14 dicembre, presso la Sala Nazionale), a cura di FISE Unicircular e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e la successiva Giornata di matchmaking virtuale sulle materie prime (con focus sui prossimi bandi per opportunità di finanziamento) Hub EIT RawMaterias – Centro Regionale Sud Italia ospitato da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), presso il Centro Ricerche di Brindisi.
Ebbene, per quanto concerne la presentazione de L’Italia del Riciclo, Techemet, in quanto membro di FISE Unicircular (Associazione delle Imprese dell’Economia Circolare) ha contribuito sostenendo l’iniziativa e partecipando in presenza alla presentazione ufficiale in un’ottica di scambio interpersonale con gli altri partner delle varie filiere del riciclo nazionale.
In relazione al secondo evento, invece, considerando la radicata presenza sul territorio pugliese con il proprio stabilimento di Guagnano (LE) e nell’ottica, altresì di contribuire allo sviluppo del territorio puntando sul sostegno alle reti formative che già vedono la partecipazione di importanti Centri di ricerca, Università e start-up, Techemet ha portato il suo contributo al matchmaking organizzato da ENEA in collaborazione con Regione Puglia ed ARTI per la diffusione alle aziende regionali delle caratteristiche del bando RIPARTI (assegni di RIcerca per riPARTire con le Imprese – Avviso pubblico n.3/FSE/2021 della Regione Puglia con scadenza 21 Dicembre 2021), al fine di stimolare l’ecosistema locale sul tema che ENEA ha messo al centro della propria partecipazione al bando: l’economia circolare.
L’evento, che si è svolto in modalità ibrida presso la sede della Cittadella della Ricerca a Brindisi, è stato articolato in due momenti specifici: una sessione mattutina durante la quale è stata effettuata la presentazione del bando da parte degli officer della Regione e di ARTI con la possibilità di fare domande specifiche direttamente ai referenti regionali; ed una sessione pomeridiana con la modalità B2B per far incontrare l’offerta ENEA sull’economia circolare e la domanda delle imprese regionali, intercettando le filiere produttive della S3 Puglia.
Vale altresì la pena di ricordare che proprio nella regione Puglia, l’EIT Raw Materials (piattaforma per l’innovazione finanziata dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia – EIT che ha creato le KIC – Knowledge Innovation Communities, comunità che mirano a promuovere l’innovazione e l’istruzione in Europa in settori cruciali, supportando l’imprenditorialità e migliorando il passaggio di nuove idee dalla fase di incubazione al mercato), ha dato vita ad un Hub locale, coordinato dall’ENEA e partecipato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, con la finalità di aumentare il coinvolgimento degli ecosistemi locali nelle attività di KIC e della sua partnership. Il Centro Regionale Sud Italia (RCSI) intende raggiungere nuove realtà e promuovere la partecipazione delle industrie, imprese, PMI, start-up e spin-off più innovative, nonché il coinvolgimento delle prestigiose Università e Centri di Ricerca nell’area RIS.
L’idea è quella di affrontare la sfida globale della fornitura di materie prime in Europa attraverso programmi e progetti che mirano a sviluppare la tecnologia lungo l’intera catena del valore delle materie prime: dall’esplorazione delle risorse, all’industria mineraria, dai processi metallurgici alla sostituzione di materie prime critiche o tossiche, dal riciclo dei materiali dei prodotti a fine vita alla progettazione di prodotti per l’economia circolare.
Un ambito, questo, in cui Techemet è protagonista di spicco per quanto riguarda raccolta e riciclo dei catalizzatori esausti nonché la valorizzazione dei metalli rari ivi contenuti; un’esperienza maturata a livello globale e messa a disposizione di: piccoli e grandi raccoglitori di catalizzatori, Centri di autodemolizioni, imprese di recupero e riciclo di metalli e Case automobilistiche.
“Green economy e sostenibilità sono alla base dei concetti di recupero e riciclo”, ha ribadito a commento delle due giornate di impegno il Dott. Giovanni Greco presidente di Techemet Europa. “In Techemetla voglia di fare bene il nostro lavoro si inserisce perfettamente nel solco tracciato dall’Europa con il New Green Deal e, in Italia, abbiamo voluto dare il nostro contributo attivo realizzando connessioni con diverse Università italiane e con Centri di ricerca industriale, aprendo una sede di Ricerca & Sviluppo con un’importante Università del Paese; non solo, stiamo lavorando per realizzare un’apposita divisione ingegneristica che sia il volano per tutti gli stabilimenti Techemet europei”.
Su recupero e riciclo le idee sono chiare: “Techemet rispetta le indicazioni europee e la visione europea in materia attraverso il suo ciclo produttivo e la tracciabilità del rifiuto, avendo un modello a Ciclo chiuso, che consente di eliminare la gestione degli scarti in discarica e recuperare totalmente le materie prime.