In un atollo dell’Oceano Indiano si muovono delle creature eccezionali, preservate da un ambiente ostile all’uomo
L’Isola di Aldabra, nell’arcipelago delle Seychelles, custodisce creature fantastiche: tartarughe dalle gigantesche dimensioni e dalla straordinaria età. Questi enormi animali sono le più grandi tartarughe di terra dopo quelle delle Galapagos. Mentre i maschi hanno una lunghezza media che può arrivare a 120 cm e possono pesare fino a 250 Km, le femmine arrivano a misurare fino a 120 cm e a pesare fino a 90 kg. Hanno principalmente un’alimentazione erbivora, ma in caso di necessità possono nutrirsi anche di carne. Hanno bisogno di pochissima acqua, alla quale non accedono quasi mai in maniera diretta, data la sua scarsità nell’atollo, ma ricavandola dal cibo che ingeriscono. La loro vita può essere straordinariamente lunga, pare infatti che alcuni esemplari abbiano superato i 200 anni, il caso più noto è quello di Adwaita, nato nel 1750 ad Aldabra e portato nello zoo di Calcutta nel 1875, dove è morto solo nel 2006. Raggiungono la maturità sessuale intorno ai 20 anni; le femmine possono deporre le uova in diversi periodi dell’anno, ma il principale cade tra Febbraio e Marzo, con la produzione per ogni esemplare di un numero che va da 9 a 25, meno della metà sono però fertili. Il periodo di incubazione delle uova dura circa otto mesi, per cui le schiuse principali si hanno tra ottobre e dicembre. La popolazione attuale è compresa approssimativamente tra 33000 e 100000 esemplari. L’assenza d’acqua dolce nell’isola che rende impossibile l’insediamento di una popolazione umana permanente è stato l’elemento più prezioso per la sua incontaminata preservazione e, di conseguenza, anche per la sopravvivenza di queste tartarughe.
Glenda Oddi