Alta tensione alla fiera internazionale dell’agricoltura 2024.
“Fedele agli impegni presi, il disegno di legge per la nostra agricoltura riconoscerà con legge, nero su bianco, il nostro obiettivo di sovranità agricola e alimentare. Collocherà l’agricoltura tra gli interessi fondamentali della nostra Nazione, proprio come la nostra sicurezza o la nostra difesa nazionale”. Così scrive Gabriel Attal, primo ministro francese, con un tweet di qualche giorno fa. Dichiarazioni che, in teoria, dovrebbero servire a smorzare le proteste che stanno infiammando gli agricoltori in marcia ormai da settimane. Di fatto la protesta degli agricoltori francesi non sembra arretrare.
Ne è prova l’inaugurazione tra i fischi del Salone Internazionale dell’Agricoltura 2024. Come anche la presa d’assalto da parte degli agricoltori del padiglione dove era atteso il presidente Macron. Le immagini che stanno facendo il giro nel web di quanto accaduto nei giorni scorsi sono infatti una inequivocabile testimonianza del livello di alta tensione che si registra nel comparto. Complici le normative UE che stanno stringendo sempre di più la morsa in un settore di nevralgica importanza. Sarà quindi il tempo a determinare se quelle parole veicolate sul profilo personale dal Primo ministro Attal saranno seguite da fatti concludenti in grado d’invertire la rotta. Quello che è certo è che la strada, così come è stata tracciata, non rappresenta di certo una base su cui sedersi o da cui partire per una prossima e auspicabile concertazione in un settore di vitale importanza.
Di Maria Teresa Biscarini