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Ambiente & Società

Sociale, nasce ‘Casa Arca Varese’

Il nuovo hub polifunzionale per l’accoglienza diurna dei senzatetto nasce da un immobile confiscato. Fondazione Progetto Arca avvia uno spazio per fornire supporto, riparo, ascolto e socializzazione ai più fragili

‘Casa Arca Varese’ è il nuovo hub polifunzionale per offrire servizi di supporto, riparo, ascolto e socializzazione alle persone senza dimora della città. Avviato da Fondazione Progetto Arca in collaborazione con il Comune, ‘Casa Arca Varese’ coinvolge numerose realtà territoriali che, in rete, si occupano dell’accoglienza di persone in fragilità sociale e abitativa, pianificando e concretizzando attività di sostegno e accompagnamento verso il recupero dell’autonomia. Tra queste: Camminiamo Insieme; Avvocato di Strada; Sanità di Frontiera; Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie; Remar. L’immobile, recentemente ristrutturato, è un bene sequestrato e confiscato alla criminalità organizzata e assegnato a Progetto Arca, a seguito di un bando pubblico, per 30 anni, per la realizzazione di attività a finalità sociale.

Centro diurno 

Accoglie 30 persone senza dimora, che possono accedere gratuitamente e senza appuntamento dal lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle 17.30, accolte dagli operatori e dai volontari dell’associazione Camminiamo Insieme. Il centro diurno offre servizi di ristoro con beni alimentari quali bevande calde e fredde, frutta, panini e snack, e servizi attenti all’igiene della persona, con la possibilità di lavarsi grazie alla presenza delle docce, fare il bucato con le lavatrici a disposizione, depositare i propri effetti personali (bagagli e documenti) in uno spazio custodito, scegliere abiti belli e puliti grazie al servizio di guardaroba solidale, già sperimentato con successo da Progetto Arca a Milano. Non solo. Il centro diurno è anche uno spazio ricreativo, dove le persone hanno la possibilità di socializzare tra di loro, di usufruire di una postazione internet, oltre che di libri e giornali. E ancora, è uno spazio di ascolto e orientamento ai servizi sul territorio, grazie allo sportello che aiuta chi è in difficoltà nella burocrazia dei documenti, funge da fermo posta, consente di affinare il curriculum vitae e simulare un colloquio lavorativo. In questo ambito, la presenza dell’associazione Avvocato di Strada permette una consulenza legale e giuridica, mentre lo stato di salute delle persone che frequentano il centro è monitorato dall’associazione Sanità di Frontiera, che offre consulenza medica di base, incluse le medicazioni. Il centro sarà un luogo di accoglienza emergenziale notturna durante l’inverno.

Francesco Fravolini

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