Lo Sciacallo dorato (Canis aureus) è un mammifero della Famiglia dei Canidae molto simile alla volpe. Il suo areale di distribuzione originario europeo è l’area centro-sudorientale ma negli ultimi decenni appare in una fase di espansione spontanea che lo ha portato più a occidente, raggiungendo così anche l’Italia. La prima segnalazione accertata nel nostro paese è del 1984 in provincia di Belluno. L’espansione in territorio italiano, all’inizio piuttosto lenta, sembra accelerare nell’ultimo decennio, anche se ancora limitata al Nord Est, con segnalazioni fino a sud del Po dove sono state registrate vocalizzazioni di maschi in probabile erratismo. La specie in Italia vive per lo più a quote medio basse.
Le coppie riproduttive accertate in Italia sono ancora poche e limitate al Friuli, Alto Adige e alto Veneto: con le nuove ricerche nel 2019, sono stati finora stimati tra i 9 e i 16 gruppi riproduttivi. Le nascite avvengono nei mesi di aprile e maggio. Gli sciacalli dorati vivono in gruppi familiari con giovani delle cucciolate precedenti.
Vengono studiati con diverse metodologie, come osservazione diretta, recupero delle carcasse investite, fototrappolaggio e stimolazione acustica; quest’ultima sembra essere la più efficace ma anche la più stressante per la specie e quindi viene usata con moderazione. Lo sciacallo dorato soffre la competizione con il lupo che ne è anche predatore: la recente dispersività degli ultimi anni sembra dovuta proprio alla persecuzione da parte di branchi di lupi.
La specie e’ attualmente protetta in Italia: esistono però diverse criticità per la sua conservazione, principalmente il bracconaggio, l’avvelenamento e la mortalità stradale.
Daniele Capello
Bibliografia: Lapini L., Dreon L., Caldana M. & Villa M., 2018. Distribuzione, espansione e problemi di conservazione di Canis aureus in Italia (Carnivora, Canidae). Quaderni del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara , 6 (2018) : 89-96