Il film racconta il rapporto fra Matera e il cinema, nel contraddittorio rendiconto fra passato e presente, arte e industria, identità e globalizzazione, sviluppo reale e illusioni. La commedia è scritta da Antonio Andrisani e diretta dallo stesso Andrisani con Vito Cea.
“Sassiwood” racconta il rapporto fra Matera e il cinema, nel contraddittorio rendiconto fra passato e presente, arte e industria, identità e globalizzazione, sviluppo reale e illusioni.
Dopo l’anteprima a Matera, senza dimenticare il proficuo viaggio in occasione del Festival Sassiwood di Antonio Andrisani e Vito Cea, il film arriva nelle sale cinematografiche mediante un tour che, fra la fine di gennaio e Pasqua, attraverserà le principali città italiane.
Ricordiamo, fra gli appuntamenti in calendario: il 7 febbraio a Roma e il 17 gennaio a Bari. Non possono poi mancare Napoli, Milano, Pisa, Potenza Altamura e molti altri capoluoghi italiani.
La commedia è scritta da Antonio Andrisani e diretta dallo stesso Andrisani con Vito Cea. Fra i protagonisti del film ci sono: Giovanni Esposito, Fabrizia Sacchi, Paolo De Vita, Tiziana Schiavarelli, lo stesso Antonio Andrisani, Pasquale Montemurro, Loretta Graziani, Uccio De Santis, Paolo Sassanelli, Pinuccio Sinisi, il grande Flavio Bucci, Umberto Sardella e Totò Onnis.
Le storie dei protagonisti sono tutte legate in qualche modo al mondo del cinema. Tutti sono alla ricerca di qualcosa e la riflessione finale fa intravedere quale potrebbe essere il vero riscatto: un ritorno alla poesia e all’umanità.
Gli appassionati di argomenti legati al sociale e alla cultura troveranno materiale su cui riflettere. Il cinema è un luogo, dove è ancora possibile porsi interrogativi, per abbracciare e comprendere le sfaccettature dell’esistenza.
La trama
“Sassiwood” è un film on the road: i protagonisti di questa commedia camminano spesso a vuoto, ciascuno a suo modo verso il proprio destino. Sono tre le storie, parallele e in qualche modo convergenti: ci sono i due materani che devono fare le comparse per un film, ma si perdono nella murgia, alla ricerca di un set cinematografico.
C’è il location manager, vedovo e vessato dal proprio superiore, che incontra in una regista americana, a Matera per girare un documentario su Albino Pierro, una poetica figura che gli restituisce un profumo della vita dimenticato.
C’è il superiore, direttore della film commission, a sua volta vessato da poteri più forti, che finisce per scaricare tutta la sua frustrazione sul location manager.
Su tutto incombe, fra realtà e finzione, l’imminente inizio riprese della mega produzione di “James Bond”.
Il film è prodotto da Ario, Miami No Face e Tyche Production e contiene, fra le righe, un delicato omaggio ad Albino Pierro, importante poeta lucano che fu candidato al premio Nobel.
Il film è uno sviluppo del fortunato cortometraggio omonimo già vincitore del Globo d’Oro nel 2014.
Francesco Fravolini