Quaranta gol subiti, terza difesa del campionato e con 75 gol fatti quinto attacco della competizione. Con quella per 2 a 0 siamo a sei sconfitte in campionato, maggiori di quelle subite da Inter e Atalanta, rispettivamente seconda e terza della classe. Bisogna ammettere che questi sono numeri che fanno statistica, ma non portano titoli, cosa che invece la Juventus ha fatto, portando a casa il nono scudetto di fila: e questa è storia.
L’umore dei tifosi resta però nero e immancabile ha fatto capolino di nuovo, tra le tendenze di Twitter #SarriOut, preoccupati in vista dell’impegno di Champions contro il Lione, già in salita dopo la sconfitta per 1 a 0 dell’andata in casa dei francesi.
A gettare acqua sul fuoco, al termine dell’ultimo match, è intervenuto anche il direttore sportivo Fabio Paratici che parlando del futuro del tecnico toscano ha negato che la partita di Champions sarà decisiva per il suo futuro: “Una partita non può cambiare le valutazioni che si fanno in 13-14 mesi perché stiamo affrontando di fila una stagione e mezzo. Ora rimaniamo concentrati sul campionato e poi sulla Champions League.”
“Il dato dei gol subiti ci può preoccupare” ha ammesso Maurizio Sarri, “dobbiamo diventare una squadra più solida.”
Occorre ammettere che il periodo e la stagione non hanno di certo aiutato, infatti lo scudetto è stato portato a casa con meriti, ma anche con un’evidente mancanza di avversari all’altezza. Il dubbio grosso che tormenta i tifosi è il fatto che Sarri fosse arrivato per un bel gioco, per far divertire e ovviamente portare risultati. Invece, almeno finora non sembra essere stata una stagione sfavillante.
Sicuramente per la società non sarà determinante una vittoria in Champions, ma se Sarri riuscisse a portare a Torino l’ambita coppa dalle grandi orecchie dopo oltre 20 anni, sarebbe sicuramente una svolta nella stagione bianconera, nella carriera dell’allenatore e soprattutto nelle più rosee aspettative dei tifosi.
Non ci resta che aspettare il mese di agosto, che mai come quest’anno si prospetta rovente.
Riccardo Pallotta