Le sfide nutrizionali più importanti per gli affezionati della neve, esposti a condizioni ambientali
anche estreme, riguardano l’elevato dispendio di energia
Salumi e frutta gustosi sono alleati degli sportivi di alta quota. Per coloro che amano la
montagna e gli sport invernali è giunto il periodo migliore con freddo e neve. «Per le festività –
rivela una recente ricerca di Federalberghi – saranno più di 12 milioni gli italiani che si
metteranno in movimento. Di questi, quelli che resteranno in Italia sceglieranno in primis proprio
la montagna (28,5%)».
Il freddo e lo sport
Le persone in costante ricerca dello svago sportivo oppure del relax fra i monti è decisamente
importante prestare attenzione all’alimentazione: il freddo e le altitudini possono aumentare
spesa energetica e fabbisogno di specifici nutrienti. Le sfide nutrizionali più importanti per gli
affezionati della neve, esposti a condizioni ambientali anche estreme, riguardano l’elevato
dispendio di energia, un utilizzo più veloce delle riserve di carboidrati sotto forma di glicogeno
muscolare ed epatico, l’intensificazione della perdita di liquidi e l’aumento del turnover del ferro.
Cosa mettere allora nello zaino?
Energia e nutrienti chiave come acqua, carboidrati, proteine, ferro. Per ottimizzare il recupero, lo
spuntino montano ideale dovrebbe essere consumato entro 15-30 minuti dopo aver terminato
l’allenamento o l’attività invernale ed essere ricco di carboidrati e proteine, proprio per facilitare
rispettivamente la deposizione di glicogeno e l’assorbimento degli aminoacidi essenziali delle
proteine. Delle ottime opzioni potrebbero essere piccoli panini con salumi da provare con la
frutta, per integrare i carboidrati di pronto utilizzo e la vitamina C.
Francesco Fravolini
