Ogni castello abbandonato, si sa, ha delle storie da raccontare e questo castello abbandonato nell’alta Val D’Arno non è da meno…
Siamo alla fine degli anni 60 vicino alle rovine del Castello dei Conti Guidi, quando alcuni gitanti si accamparono lì vicino per consumare una cena leggera e trascorrere lì la notte.
Dopo aver conversato del più e del meno per il resto della serata, intorno alle 23,30 si preparano ad entrare nei loro sacchi a pelo per coricarsi, quando cominciarono a sentire un fremito nell’aria, un qualcosa che non sapevano bene spiegare cosa fosse ma che preannunciava l’accadere di qualcosa di strano.
Un vento freddo iniziò a diffondersi e il cielo, così scuro, cominciò a riempirsi di una miriade di stelle, poi il vento freddo divenne bufera, le stelle vennero coperte da densi nuvoloni e arrivarono dei fulmini bassissimi che illuminarono tutto l’intorno mentre i tuoni facevano tremare ogni cosa.
Una luce spettrale si diffuse e un fuoco si accese dal nulla rischiarando il luogo.
Infine cominciarono ad arrivare figure indistinte che si radunarono intorno al falò.
Presto le ombre si rivelarono donne di tutte le età e uomini anche se in netta minoranza, che iniziarono a danzare accompagnate da un battere ritmico di zoccoli ridendo e urlando battute che suscitavano risa quasi sataniche.
All’improvviso a seguito di un paio di colpi dal nulla comparvero delle tavole imbandite che fecero iniziare un pasto gioioso.
Il tutto durò fino all’alba quando le ombre si dileguarono insieme al falò e alle tavole.