Consideriamo i benefici degli Alberi secolari e della natura come potenti antistress
Gli Alberi hanno un forte potere antistress. Nella natura possiamo ritrovare nuove energie e allontanarci dalle nostre responsabilità. Gli indiani d’America credevano che siamo figli della stessa Madre, la terra e che tutti gli esseri viventi siamo fratelli. Organizziamo, almeno una volta al mese, delle escursioni con la famiglia e gli amici,in località dove la natura è ancora incontaminata.
Passeggiando nei boschi,a volte si incontrano gruppi di persone che praticano la silvoterapia: è l’abitudine di abbracciare il tronco degli alberi .
Gli Alberi,infatti sono da considerarsi esseri viventi. Soprattutto gli alberi secolari come la quercia,il castagno,il tiglio,l’olivo e molti altri, hanno visto e sentito tante storie di quei luoghi in cui si trovano. Inoltre ,hanno un forte potere antistress:infatti,visualizzando l’energia positiva che l’Albero ci trasmette, delicatamente nella nostra mente, e poi sul nostro corpo,possiamo ricevere dei notevoli benefici sul nostro stato d’animo ,raggiungendo uno stato di quiete interiore. Immergiamoci in tutti i dettagli e mentre le nostre mani percepiscono l’albero, cerchiamo di non distrarci controllando il ritmo della respirazione. Anche imprenditori e manager ripetono spesso che la natura è la migliore medicina contro lo stress. Per questo nei ritiri d’affari, sono quasi sempre previsti momenti di isolamento dalla società, per fornire una ricarica naturale e interiore. Non a caso,quando si è in ritiro, spesso vengono le idee migliori. Nel momento in cui ci stacchiamo dalla responsabilità del lavoro e dai problemi connessi ,il pensiero si allarga, e affiorano nuove idee e intuizioni .Basta osservare gli animali, che con una prontezza che gli viene da un codice non cosciente, trovano il modo per riposarsi e per ricaricarsi attraverso il riposo nella natura, in luoghi protetti dalle insidie dei predatori . La natura è meravigliosa, ha tanto da offrici, da svelarci, ma dobbiamo accostarci a lei con lo stupore dei bambini e con profondo rispetto: il rispetto che deriva dalla consapevolezza che siamo un tutt’uno con il creato. A questo proposito mi viene in mente la concezione che gli indiani d’America hanno nei confronti della natura:”è nella natura che si manifesta la presenza del sacro,del divino”. Il rapporto diretto che i nativi intrattengono con la natura è evidente in ogni aspetto della vita quotidiana. La celebrazione della natura si manifesta in modi assai diversi attraverso cerimoniali relativi al ciclo delle stagioni, alla fertilità, agli elementi della natura. L’uccisione di un animale era finalizzato alla sopravvivenza e avveniva solo se strettamente necessario . Essi credevano che siamo figli della stessa Madre, la terra e che tutti gli esseri viventi siamo fratelli. Il mondo industriale pensa di poter violentare la Madre terra e di trovare tuttavia qualche Paradiso in qualche angolino sperduto della stessa.
Ma sappiamo bene che la società industriale ha portato sull’orlo dell’estinzione molte specie di animali e vegetali. Tutti lo riconoscono, ma la risonanza di certe tematiche, ridurrebbe i consumi sfrenati, soprattutto quelli che si basano sull’impoverimento del patrimonio naturale: pellami ,pellicce, carne di animali, avorio, grasso di foca, e quant’altro. Per ogni passo che compiamo è indispensabile come esseri umani, pensare a come quei passi influenzeranno le generazioni future. Rispettiamo ed onoriamo la natura ogni giorno, e riconoscendo che siamo parte di essa, potremo ritrovare armonia con il creato e con noi stessi.
In definitiva,per ricaricare le nostre energie:
-Organizziamo, almeno una volta al mese, delle escursioni con la famiglia e gli amici,in località dove la natura è ancora incontaminata ;
-Pratichiamo la silvoterapia in modo da rigenerarci e attingere dalle energie positive che gli alberi ci elargiscono;
-Pratichiamo tecniche di rilassamento e respirazione nella natura.
La pratica costante e le sane abitudini miglioreranno certamente il nostro stato di salute:mentale,fisico ed emozionale.
Eliana Angela Fabiano