Il cinema è stata tra le prime vittime economiche del lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus, ma forse c’è uno spiraglio: i drive In. Esatto, proprio i cinema all’aperto in auto, molto anni ’50, possono dare una speranza al settore cinematografico. Se ne sta parlando spesso in questi giorni, in ogni parte del mondo, e anche in Italia gli esercenti cinematografici sono favorevoli all’idea.
A suggerire la soluzione dei Drive In in Italia è stato Francesco Rutelli, il presidente di Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali), e si è trovato d’accordo anche Pierluca Sforza, presente nel direttivo Anec Lazio e gestore di quattro strutture cinematografiche a Roma (Intrastevere, Odeon, Tibur e Lux) che, ad AGI, ha dichiarato:
“Ne stiamo parlando a livello di associazione nazionale, drive in e arene possono riportare la gente al cinema, essere un volano per tutta la filiera fino a quando non riusciremo a riaprire noi, a settembre o ottobre”
Le proiezioni all’aperto potrebbero facilmente superare le restrizioni della Fase 2 riguardanti il distanziamento sociale per la prevenzione del contagio, in quanto sarebbe non solo più semplice far rispettare le distanze, ma non ci sarebbero contatti diretti di nessun tipo tra gli spettatori.
E, in teoria, nemmeno con eventuali venditori di biglietti. I biglietti, infatti, potrebbero essere venduti e acquistati online, in modo da evitare del tutto qualunque contatto “pericoloso”. Per adesso, quest’organizzazione viene fatta dall’Anec nazionale in contatto con il Mibact prendendo come luoghi le maggiori città d’Italia e strutture dove venivano già effettuate simili operazioni.
Domenico Attianese