“Ritorno all’io” di Giliana Azzolini è un libro che fa venire i brividi. Un’esperienza all’interno dell’anima che raccoglie riflessioni, viaggi surreali e spiritualismo. È l’anima la vera protagonista degli stralci intimistici dell’opera dedicata a Gustavo Rol un amico dell’anima, una persona speciale, una sorta di sensitivo che vedeva oltre la realtà, un uomo dalla forte sensibilità.
Una raccolta di meditazioni scritte tra il 2007 e il 2010 che rappresenta per l’autrice un ritorno a casa, un ritorno verso se stessa. Il flusso dei pensieri della scrittrice percorre vari temi: l’indulgenza che è l’apertura al perdono, l’allegria che potrebbe curare il mondo e la forza dell’attimo creativo.
Il viaggio si costruisce a metà strada tra l’immaginazione e una realtà spirituale in cui l’aspetto divino ha un posto prevalente.
L’autrice trasporta il lettore in pianeti sconosciuti abitati da creature divine, ne descrive gli abitanti e la luce che li pervade, pianeti colorati dominati dalla positività e non solo. Gli Angeli, queste creature celesti che incarnano l’armonia della creazione sono sempre presenti nei pensieri della scrittrice che crescono per intensità e profondità. Immaginazione o esperienze sovrannaturali da lei veramente vissute?Solo la lettura può sciogliere ogni dubbio in un cammino che va verso Dio.
Un testo particolarmente impegnato nel quale esistono figure angeliche e misteriose. Chi legge diventa protagonista di un viaggio nel mondo interiore della donna, un mondo fatto di angeli in cui trovano spazio argomenti importanti anche riguardo alla nostra terra e alla sua disgregazione. Al centro di tutto Dio e la religione come strumento di universalità.
“Ritorno all’io” è un concentrato di energie positive interiori, un cammino senza tempo che vede le cose nella sua essenza spirituale, ma tutto è proiettato verso l’esterno.
Un testo particolare e profondo da gustare nelle sue infinite sfaccettature che diventa anche un processo per analizzare se stessi e il mondo che viviamo, che spesso viene osservato con leggerezza senza scrutarne gli aspetti meno superficiali. La protagonista ha veramente vissuto queste esperienze oppure è tutto frutto della sua immaginazione? Non resta che scoprirlo.