Dopo i mesi di chiusura dovuti al lockdown, sembra che il mercato editoriale italiano sia in ripresa. I dati rilevati dall’Aie, l’Associazione Italiana Editori, hanno calcolato una perdita di fatturato annuo attuale dell’11%, un recupero rispetto alla perdita del 20% risultate nell’aprile 2020. Una risalita dovuta sia all’aumento delle vendite delle librerie che dei diversi store online.
Come ha dichiarato il presidente del’Aie, Ricardo Franco Levi, infatti:
“I dati che presentiamo oggi mostrano incoraggianti segnali di ripresa. Il mercato del libro indica una via verso la ripartenza a tutta l’economia italiana“.
Si tratta di dati incoraggianti per il mercato editoriale e per la situazione culturale italiana in generale anche perché si erano rilevate tendenze opposte durante il lockdown. Infatti, durante quel periodo, la lettura ha ceduto il passo all’informazione pura e semplice. In pratica, gli Italiani leggevano ancora meno del solito. Questo recupero nelle perdite, quindi, significa non solo un aumento delle vendite, ma anche un ritorno degli Italiani alla lettura. O, quantomeno, di una parte di loro.
Alla data in cui i dati sono stati rilevati, ossia l’11 luglio 2020, il mercato editoriale italiano valeva 533 milioni di euro, un calo rispetto ai 600 milioni dello scorso anno. Un calo che, tuttavia, come abbiamo già detto, era previsto del 20% o più ( se fosse continuato il lockdown).
Un recupero, infine, che riguarda tutti: librerie e store online, libri cartacei ed ebook, narrativa e saggistica. Una ripresa a 360 gradi che, speriamo, potrà dare un boost all’economia e impedire la chiusura di librerie messe in ginocchio ad questa pandemia.
Domenico Attianese