Il consorzio Ecotessili, che raduna produttori, importatori e distributori, aumenta le adesioni e annuncia un progetto pilota in autunno per avviare la raccolta dei prodotti tessili
Un progetto pilota per la costituzione di una “filiera” per la raccolta, riutilizzo e riciclo dei “rifiuti tessili”. Ad annunciarlo “Ecotessili”, consorzio nato per la gestione dei fine vita dei prodotti tessili. “In attesa del quadro operativo di riferimento, il consorzio si sta attivando per individuare delle modalità di raccolta dei tessili che possano essere efficienti ma soprattutto efficaci- annuncia il direttore generale di Ecotessili, Giancarlo Dezio, in una nota -. Di fatto, il primo passo per una gestione corretta di queste tipologie di prodotti dismessi, per impostare una raccolta che sia capillare e di qualità. In collaborazione con alcuni importanti partner, stiamo lavorando su un progetto pilota che possa tracciare un percorso in questo nuovo sistema di raccolta, riutilizzo, riciclo”. In attesa di conoscere le modalità operative che saranno introdotte con i decreti attuativi, i produttori, i distributori e gli importatori di prodotti tessili si stanno attivando per avviare una filiera dedicata. Ecotessili, promosso da Federdistribuzione e da importanti insegne aderenti alla Federazione della distribuzione moderna e costituito nell’ambito del Sistema Ecolight, sta mettendo in campo modalità di raccolta di questi prodotti che garantiscano la tracciabilità e la circolarità ambientale, con la massima efficienza possibile. In autunno darà vita a un progetto pilota di raccolta che vedrà il coinvolgimento di importanti realtà già oggi impegnate nella gestione dei prodotti tessili dismessi, iniziativa che andrà a inserirsi nelle azioni per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), in programma dal 19 al 27 novembre e dedicata proprio ai rifiuti tessili. I rifiuti tessili in circolazione sono molti: secondo l’ultimo rapporto pubblicato da McKinsey, “Scaling textile recycling in Europe – turning waste into value”, ogni cittadino europeo produce più di 15 kg di rifiuti tessili in un anno e questi hanno prevalentemente come destinazione finale la discarica o l’inceneritore. Infine il consorzio Ecotessili sta registrando in questo momento un importante incremento dei propri consorziati. “È il segno tangibile dell’attenzione che c’è da parte delle aziende del settore al tema della corretta gestione dei rifiuti – chiude Giancarlo Dezio – È un’attenzione che non risponde solamente all’obbligo normativo che affida a produttori e distributori la responsabilità della gestione dei rifiuti derivanti dai loro prodotti, ma è indice di una crescente sensibilità nei confronti dei temi ambientali, in un contesto di reale transizione ecologica”.
Amalia Barbara Di Bartolo