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Residenza, domicilio, dimora: come distinguerli

Quali sono le differenze tra residenza, domicilio e dimora

Conoscere le differenze tra residenza, dimora e domicilio è di fondamentale importanza per poter compilare dei documenti e per ricevere delle comunicazioni. Siamo di fronte a concetti che spesso nel linguaggio comune vengono confusi pertanto è bene conoscere esattamente a cosa essi corrispondano.

Come stabilito dall’articolo 43 del codice civile il domicilio è il luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari o interessi. Si riferisce dunque alla sfera socio economica dell’individuo. Coincide normalmente ma non necessariamente con la residenza che è il luogo della dimora abituale della persona. Viene definita residenza anagrafica quella determinata tramite l’iscrizione presso l’ufficio anagrafe del Comune individuato come dimora abituale. Tale iscrizione è un obbligo per tutti i cittadini. Qualora si decida di modificare la propria residenza occorre infatti una doppia dichiarazione, presso il vecchio Comune e presso quello in cui ci si trasferisce.

Si può svolgere la propria attività professionale in un comune e avervi dunque il domicilio e al contempo abitare in un altro comune dove è stabilita la residenza. I coniugi non separati ad esempio possono avere fissato la stessa residenza ma avere domicili diversi ossia stabilire luoghi diversi la sede principale dei loro affari o interessi. Si pensi a un imprenditore che ha il domicilio presso la sede dell’impresa o il professionista che ha il domicilio presso il proprio studio.

Dal domicilio generale della persona così come abbiamo definito si distingue il domicilio speciale che, come stabilito dall’articolo 47 del codice civile, la persona può eleggere espressamente con atto scritto, soltanto per determinati atti o affari specifici, ad esempio ai fini della esecuzione di un contratto.

Dalla residenza che abbiamo sopra definito si distingue la semplice dimora che il luogo in cui la persona attualmente soggiorna anche se non corrisponde al luogo in cui soggiorna abitualmente. Si pensi ad esempio alla seconda casa per il fine settimana o per le vacanze o all’appartamento camera presa in locazione per il periodo degli studi. 

Non è di mora il semplice soggiorno ovvero il luogo in cui si prende alloggio occasionalmente un momentaneamente come l’albergo in cui si alloggia durante un viaggio di affari o una vacanza.

Manuela Margilio

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