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Lavoro & Economia

‘Può esistere il workplace ideale?’

Il panel coordinato dalla piattaforma di tutoring online Fluentify (www.fluentify.com) si è svolto nei giorni scorsi

Quali comportamenti e tendenze intossicano maggiormente gli ambienti di lavoro? È questo l’argomento affrontato in occasione di “Può esistere il workplace ideale? Idee, strumenti e cultura per migliorare il luogo di lavoro”, panel coordinato dalla piattaforma di tutoring online Fluentify (www.fluentify.com), svolto nei giorni scorsi. «Smart working e flessibilità sono concetti lavorativi ormai superati e oggi parte del DNA stesso delle imprese». È quanto emerge dal Report Best Workplaces for Millennials 2022, condotto su un campionario di 16.453 collaboratori di aziende appartenenti alla generazione Millennials – persone nate tra il 1981 e il 1997 – da Great Place to Work, società di consulenza organizzativa che analizza gli ambienti di lavoro.

Dieci comportamenti e tendenze

Reprimere l’intelligenza emotiva: l’ambiente di lavoro è uno dei contesti in cui il non saper instaurare rapporti costruttivi si rivela un’arma distruttiva per tutto il team. Sentirsi imprigionati in un ruolo: la rotazione dei ruoli in azienda previene eventuali cali di motivazione. Non ricevere premi: il lavoratore si sente valorizzato quando qualcuno nota e premia il suo impegno. Che si tratti di aumenti di stipendio, bonus, buoni acquisto, buoni regalo o benefit. Non festeggiare i successi altrui: la celebrazione dei risultati altrui, di qualsiasi natura essi siano, stimola il team e alimenta lo spirito d’iniziativa di tutti. Lavorare in un contesto poco meritocratico: quando un dipendente si sente scavalcato da un collega meno competente il team si divide. Non sentirsi accolti: non lavorare in un luogo di lavoro accogliente, familiare e luminoso non rende il dipendente felice di spostarsi da casa. Mancanza di fiducia: fattore che crea pericolose dinamiche di micro management. Avere un capo distaccato: il lavoratore di oggi vorrebbe che il proprio capo cercasse il dialogo con lui. Questo significa sentirsi ascoltati. Non sentirsi imprenditori: reprimere il senso di imprenditività e di co-responsabilità dei collaboratori fa venir meno loro il senso di iniziativa. Non aderire a una missione comune: non sentirsi parte di un progetto non ci fa aderire ai valori dell’azienda per cui lavoriamo.

Francesco Fravolini

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