Con il Decreto Agosto prorogata la sospensione dell’invio delle cartelle esattoriali e dei pignoramenti di stipendi e pensioni. Vediamo le novità
Il Decreto Agosto ha introdotto importanti novità in ambito fiscale. Tra queste vi è la proroga dello stop a cartelle esattoriali e pignoramenti su stipendi e pensioni. A favore di molti contribuenti viene sancito dunque uno slittamento del periodo di sospensione al 15 ottobre 2020.
La misura fa parte del pacchetto fiscale volto ad aiutare quei cittadini che, messi a dura prova dall’emergenza sanitaria da coronavirus, si sono trovati fortemente in difficoltà economica. Tireranno dunque un po’ il fiato coloro che per i debiti accumulati rischiano di vedersi recapitare cartelle esattoriale e avviare a loro carico procedimenti esecutivi per il recupero di crediti non pagati.
Non è tutto. Non è infatti da escludere una ulteriore proroga della sospensione addirittura a fine anno a causa delle richieste avanzate da esponenti politici e da associazioni di categoria. Possibile a breve un intervento del Parlamento che metta un punto sulla questione.
La data di fine dello stop originariamente prevista era il 1° settembre, momento a partire dal quale l’Agenzia delle Entrate/Riscossione avrebbe dovuto notificare ai contribuenti morosi cartelle esattoriali per un ammontare di ben 6,7 milioni di euro. Dunque più tempo per cittadini e imprese che versano in un periodo di profonda crisi economica.
L’obiettivo del rinvio è quello di consentire ai contribuenti di disporre di maggiore liquidità, ultimamente venuta a scarseggiare, e favorire così la ripresa del Paese.
Il provvedimento del Governo riguarderà i versamenti relativi a cartelle (comprese quelle interessate da rateazione), avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Ente di Riscossione.
Lo stop riguarda anche l’invio di nuove cartelle e la notifica di pignoramenti. La buona notizia per i cittadini e per le imprese è che fino a metà di ottobre non potranno essere avviti fermi amministrativi, ipoteche e altri procedimenti esecutivi.
In assenza di questa misura i contribuenti insolventi, a partire dal 1° settembre 2020, sarebbero stati nuovamente gravati dagli obblighi e dagli adempimenti di carattere fiscale, con i grossi rischi derivanti da un mancato ottemperamento dei propri doveri.
Per rendere più chiara la situazione, a fronte di un groviglio di normative che si sono negli ultimi tempi succedute, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di Faq sul proprio portale volte ad illustrare per singolo punto quelle che sono le novità introdotte dal Decreto Agosto.
Manuela Margilio