A quanto pare, i primi a scoprire e fumare la cannabis furono i cinesi, ben 2500 anni fa. Questa rivelazione è stata ottenuta da una ricerca, tedesca e cinese, che ha analizzato delle antichissime tombe all’interno delle quali sono state trovate resti della pianta stupefacente.
Un mistero, su chi “è stato il primo”, che per decenni nessuno aveva mai risolto. Per generazioni gli scienziati e gli storici hanno lavorato allo scopo di scoprire l’origine della pianta, a chi attribuire la sua scoperta e chi fosse il primo utilizzatore della marijuana come sostanza stupefacente. Ora, finalmente, la verità è rivelata.
La ricerca è stata portata avanti da ricercatori cinesi e tedeschi, al cui capo c’era Nicole Boivin del Max Planck Institute di Jena. Come prima cosa, la ricerca ha scoperto che tracce di questa pianta erano presenti già oltre 6000 anni fa, ma all’epoca la canapa era usata solo come decorazione per dei vasi e che le prime comunità, del neolitico, di coltivatori della pianta vivevano sul Wei e sul Fiume Giallo.
Non a caso, infatti, esiste un trattato cinese sull’agricoltura, di ben 2500 anni fa, che inserisce anche la cannabis tra le antiche colture cinesi. E la ricerca, infine, rivela chi furono i primi ad usarla come pianta stupefacente.
Gli studiosi hanno analizzato alcune ceramiche provenienti da 8 tombe del cimitero zoroastriano di Jirzankal. Sulle pietre erano presenti piante di cannabis con altissimi livelli di THC. Questa scoperta porta all’ipotesi degli studiosi: la popolazione del luogo aveva, da millenni, iniziato a selezionare le piante a più alto contenuto di THC per usarle come stupefacenti.
Domenico Attianese