È stata presentata in conferenza stampa a Modena venerdì 14 luglio la nuova edizione del Festivalfilosofia dedicata al tema della “parola”.
Le città protagoniste animate da lectio magistralis e eventi artistici nella tre giorni in programma dal 15 al 17 settembre 2023 saranno Modena, Carpi e Sassuolo.
È stato proprio il Sindaco di Modena e Presidente dell’Assemblea del Consorzio Festivalfilosofia Giancarlo Muzzarelli a prendere all’inizio della conferenza stampa la parola. Ha esordito con un ricordo molto commosso della moglie Alessandra Pederzoli di recente scomparsa a 48 anni e poi, a proposito del tema dell’edizione 2023 del Festival, ha preannunciato che si parlerà “della centralità del linguaggio”.
L’intervento di Muzzarelli è stato citato ad esempio anche da Massimo Cacciari, filosofo di prestigio e componente del Comitato scientifico del Festival, secondo il quale “Su tutto ciò che conta nella nostra vita la parola ci manca. La parola è limitata, non ci darà mai un’immagine vera di ciò che proviamo e vediamo”.
Tra gli altri protagonisti della conferenza stampa anche Barbara Carnevali e Michelina Borsari, anche loro nel Comitato scientifico.
Il programma
Piazze e cortili ospiteranno 54 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero filosofico discuteranno la centralità del linguaggio, della lingua e della presa di parola in un’epoca – caratterizzata dal dominio della comunicazione – che, stando a quanto si legge in un comunicato stampa del Festival “paradossalmente sembra tuttavia indebolirla”. “Analizzando la situazione del discorso nella sfera pubblica, emergeranno i punti critici della comunicazione politica contemporanea. Nel campo delle relazioni sociali si mostrerà quanto la parola debba essere costantemente curata per evitare il degrado dei rapporti tra le persone, come nei casi dei linguaggi d’odio e delle problematiche di genere. Portando a valore i contributi della ricerca scientifica e tecnologica, si discuterà la questione del linguaggio tanto dal punto di vista evoluzionistico, quanto da quello delle sue codificazioni tecnologiche e algoritmiche. Sulla scorta dei principali modelli filosofici e delle loro genealogie, si traccerà anche il quadro del rapporto tra scrittura e immagine, per mostrare i punti di contatto tra piano espressivo e piano figurativo”, prosegue la nota.
Una decina di appuntamenti saranno nel segno della conversazione e del dibattito, sia per mettere a confronto diverse posizioni filosofiche, sia per generare un incontro fra teorie ed esperienze artistiche.
L’edizione 2023, mentre conferma lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito filosofico, presenta venticinque voci nuove. Tutte le autrici e gli autori stranieri, con due sole eccezioni, sono al loro debutto al festival.
Tra i protagonisti ricorrenti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Barbara Carnevali, Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Stefano Massini, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati e Carlo Sini.
C’è anche chi è al “debutto” come, ad esempio, Claudia Bianchi, Alex De Voogt, Silvia Ferrara, Tim Ingold, Sverker Johansson, David Le Breton, Franco Lo Piparo, Eva Meijer, Cecilia Robustelli, Gisèle Sapiro, Françoise Waquet, Maryanne Wolf.
Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: studiose e studiosi autorevoli commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della parola.
Per il pubblico del web, alle ore 18 di ciascun giorno sarà trasmessa in diretta una lezione sui canali del festival, in attesa della pubblicazione dell’intero programma la settimana successiva alla manifestazione.
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo (ancora in corso di ultimazione) coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo. Mentre diversi appuntamenti espositivi saranno dedicati alla questione del rapporto tra parola e immagine – attraverso un lavoro sulla scrittura o sui prompt linguistici che presiedono alla generazione delle immagini – una serie di esperienze laboratoriali e partecipative metterà in pratica e in scena l’esercizio della presa di parola, coinvolgendo le questioni del multilinguismo, della lingua madre, delle lingue generazionali, delle pratiche affermative di soggettività.
Inoltre saranno più di trenta le mostre e installazioni proposte in occasione del festival da un’ampia rete di istituzioni artistiche pubbliche e gallerie private.
Francesco Natale