Dopo gli accenni generici, entriamo nel vivo della cristalloterapia, parlando delle singole pietre e minerali. Pietra molto apprezzata tra i collezionisti di minerali la prehnite è molto usata in cristalloterapia, per far emergere i ricordi che la nostra mente ha cancellato.
La prehnite si presenta sia incolore sia di colore verdastro; fu scoperta nel XVII secolo, dal colonnello Prhen, da cui, appunto, prende il nome.
Il suo uso a scopo terapeutico è recente, ma come ogni minerale può essere usato sia a livello spirituale sia psichico o fisico.
È una pietra che spinge ad affrontare i problemi a viso aperto e insegna ad apprezzare la verità, anche se scomoda o poco piacevole.
A livello spirituale, pone chi la utilizza davanti ai suoi problemi e ai ricordi rimossi, magari in seguito a un trauma, e consente di superarli, senza più lasciarsi condizionare da loro.
A livello fisico è perfetta per chi ha bisogno di velocizzare il metabolismo dei grassi corporei e aiuta il corpo a espellere le tossine che ha accumulato, aiutando l’organismo a rigenerarsi.
Rafforza le difese immunitarie ed esercita anche un’azione tonificante.
Per avere effetti sul corpo la prehnite deve essere posizionata nella zona del fegato e dell’intestino, mentre per gli effetti sulla psiche e lo spirito va indossata come ciondolo oppure tenuta in tasca.
Secondo alcune leggende, la prehnite aiuta a sognare il futuro, se posta vicino al letto, prima di addormentarsi; inoltre, allontana le energie negative.
Benedetta Giovannetti