Tadej Pogacar è sempre più re del Lombardia e del ciclismo mondiale. Anche se ogni anno si affermano nuovi corridori giovani, il 25enne sloveno riesce sempre a portarsi a casa dei successi importanti. E pensare che alcuni lo davano in crisi per aver perso anche quest’anno il Tour a favore di Vingegaard. Ma il secondo posto conquistato nonostante la crisi di Courchevel dimostra che la stoffa non si è ancora sbiadita: infatti nella “sua” gara, il Lombardia corso la scorsa settimana ha dominato gli avversari, tutti i più forti scalatori del mondo (unico assente proprio Vingegaard) vincendo per la terza volta consecutiva la “classica delle foglie morte”. A contendergli il titolo di ciclista dell’anno è stato Mathieu van der Poel, che ha vinto Roubaix, Sanremo e titolo mondiale ma ha corso molte meno gare dello sloveno.
Con questo successo Pogacar si è portato a quota 63 vittorie professionistiche in carriera di cui 17 in questa stagione dove ha conquistato anche il Giro delle Fiandre e una medaglia di bronzo mondiale. Per quanto riguarda i successi di peso quindi sono tre le classiche monumento vinte in carriera: 3 Lombardia consecutivi (come Binda, uno meno di Coppi), il Fiandre e la Liegi. Ha dimostrato di poter vincere la Sanremo (quinto e quarto delle ultime due stagioni) e non ha ancora provato la Roubaix ma nella tappa del tour 2022 con arrivo ad Arenberg (parte del percorso comune alla Monumento francese) ha mostrato di non soffrire le pietre. Vedremo se nei.prossimo anni cambierà programma tentando anche le gare finora mai disputate compreso il.Giro d’Italia.
Daniele Capello