Lo scorso ottobre, alla presentazione della diciottesima edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria Più libri più liberi 2019, che si svolge dal 4 all’8 dicembre a Roma, al centro congressi la Nuvola dell’Eur, era stato annunciato che il tema sarebbe stato “I confini dell’Europa”, un argomento complesso che impegna la vita quotidiana di tutti i cittadini.
La manifestazione, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), si conferma come uno degli eventi culturali più importanti della Capitale.
Ospiti d’eccezione, la diciassettenne attivista russa Olga Misik, che sfida il regime di Putin, e la sindaca di Danzica Aleksandra Dulkiewicz.
Yasmina Khadra, Jacques Rupnik, Romano Prodi, Erri De Luca, Salvatore Scibona, Valeria Luiselli, Eduard Limonov, Dimitri Deliolanes, Donatella di Pietrantonio, Zerocalcare, Maurizio De Giovanni, Concita De Gregorio, Gipi, Dacia Maraini, Altan, Paolo Giordano, Sandra Petrignani, Brian Selznick, Michela Murgia, Gianrico Carofiglio, Pif, Nadia Terranova, Melania Mazzucco, Moni Ovadia sono solo alcuni tra i moltissimi autori e personaggi che si confronteranno su “I confini dell’Europa”.
Questa è la diciottesima edizione di una fiera, unica al mondo, dedicata all’editoria indipendente e si presenta con tutti i connotati dei grandi avvenimenti, sin dal suo inizio.
Da tutta Italia sono affluiti ben 520 espositori con cataloghi strapieni di pubblicazioni che non tralasciano nessun genere. L’affluenza dei visitatori, lo scorso anno, secondo i dati diramati dall’ufficio stampa, è stata di circa centomila presenze, cifra che potrebbe aumentare ulteriormente grazie anche ai 670 appuntamenti in programma.
È nostra opinione, al di là dei numeri e dei budget che si può permettere la grande editoria, che quelli “piccoli e medi” lo sono fino ad un certo punto. Questi sfornano opere che non sono seconde a nessuno perché è l’autore che fa grande l’editore e non le cordate imprenditoriali che le industrializzano.
Non possiamo dire quali siano i settori più ammirati perché, in linea di massima, ha una riconosciuta immagine legata al genere letterario, quindi i visitatori si muovono in base alle scelte di proprio gusto.
Sebbene in aumento, ogni anno ci si augura che l’appetito per la lettura cresca sempre di più: è forse il migliore antidoto contro certi malesseri sociali.
Bruna Fiorentino