Sembrano serpenti a tutti gli effetti, ma un occhio attento e ben preparato è in grado di riconoscerli.
Sono gli Orbettini e le Luscengole, due gruppi di rettili dal corpo serpentiforme, ma che in realtà non appartengono agli Ofidi come i serpenti. Si tratta, infatti, di sauri, appartenenti a due sottordini diversi: gli Orbettini sono lucertole della Famiglia degli Anguidi mentre la Luscengole appartengono alla Famiglia degli Scincidi.
La loro somiglianza coi serpenti è dovuta a un fenomeno noto in zoologia come “convergenza evolutiva“. Mentre gli Orbettini sono apodi, cioè completamente privi di zampe, le Luscengole possiedono invece quattro piccoli arti atrofizzati, risultando più facilmente identificabili.
Gli Orbettini (Anguis sp.) vivono in tutta Europa, con 6 specie note: recentemente le popolazioni italiane e della Francia meridionale sono state riconosciute come specie separata dal più comune Orbettino comune (Anguis fragilis) e rinominata Anguis veronensis (Orbettino italiano).
Arrivano, circa, a una lunghezza di 50 cm e mantengono diverse caratteristiche che li differenziano dai serpenti, come l’autotomia della coda, palpebre in grado di chiudersi e un minor numero di vertebre.
Le Luscengole (Chalcides sp.) sono rappresentate da diverse specie in Europa. In Italia vivono: la Luscengola (Chalcides chalcides), presente a sud della pianura padana e nelle isole; la Luscengola striata (Chalcides striatus), con areale dalla Liguria occidentale al Portogallo; il Gongilo (Chalcides ocellatus), presente in Sicilia, Sardegna ed Europa orientale, che però ha un aspetto più simile alle lucertole.
Daniele Capello