Un’azienda, un progetto e numeri impressionanti. Una triade che non lascia spazio a dubbi di alcun genere, ma solamente a risultati concreti e tangibili. Il paese in questione è la Norvegia, l’oggetto in causa sono le bottiglie di plastica e il progetto si chiama Infinitum, grazie al quale vengono riciclate il 97% delle bottiglie di plastica ormai da tempo. Un modello innovativo ed efficiente, che mano a mano sta attirando l’attenzione anche di altre nazioni.
Ma cos’è esattamente Infinitum e come funziona? Sostanzialmente non è altro che un sistema di prestito: il consumatore acquista una bottiglia di plastica dall’apposito distributore, nel costo complessivo gli viene addebitato anche un supplemento tra i 12 e i 27 centesimi di euro; dopo di che, quando il consumatore riconsegna la bottiglia presso i punti vendita adibiti, gli viene ridato il supplemento tramite coupon. Tant’è che ci sono bottiglie che sono state utilizzate per più di 50 volte. Inoltre anche gli stessi proprietari dei negozi ci guadagnano, dal momento che ricevono un piccolo indennizzo per ogni bottiglie riciclata. Ma il sistema non si limita a questo, dal momento che la Norvegia ha sposato la causa introducendo una tassa ambientale rivolta a tutti i produttori di plastica. Come funziona? Semplice, più si ricicla più la tassa diminuisce, al punto che se i produttori stessi raggiungono il 95% allora non devono pagare nulla.
Ma come e dove è partito tutto? Infinitum è una società nata nel 1999, la quale non solo possiede ma gestisce anche il sistema di deposito dei contenitori delle bevande riciclabili e delle bottiglie di plastica. La portata del lavoro è immensa poiché il magazzino trasforma le bottiglie in balle di plastica pulite e pronte per il riciclaggio. Tutto questo viene fatto per 5 giorni 24 ore su 24. Dunque dietro a tutto questo insomma, non mancano la progettualità, l’organizzazione e soprattutto l’attenzione all’ambiente, le tre caratteristiche che hanno fatto di questo progetto un modello di successo, ripreso anche da altri stati.
Giulia Baldini