Noam Chomsky è probabilmente conosciuto dai più, passatemi il termine, come fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, ,a non è solo un linguista. Chomsky è anche un filosofo, uno scienziato e un attivo pensatore. Spesso ha criticato lo stato delle cose con una lucidità invidiabile anche per qualcuno che avesse solo la metà dei suoi anni, ed è tornato a dire la sua anche Parallelamente a ciò, Chomsky è particolarmente noto per il suo attivismo ed impegno politico, d’ispirazione socialista libertaria.
Intervistato dal suo attuale traduttore italiano, Noam Chomsky parla chiaro sull’odierna situazione mondiale e americana, sulla fake news e su cosa ha davvero provocato questa crisi mondiale:
“La situazione è molto grave e non c’è nessuna credibilità nell’affermazione che il virus sia stato diffuso deliberatamente. […] I paesi asiatici sembrano essere riusciti a contenere il contagio, mentre l’Unione Europea sta agendo con ritardo. […] La reazione degli Stati Uniti è stata terribile. È stato quasi impossibile persino sottoporre le persone ai test e quindi non abbiamo un’idea precisa nemmeno di quanti casi ci siano effettivamente.”
Errori su errori, ma arriva anche al punto nodale della questione, ossia sul perché il mondo è stato così impreparato ad un evento imprevedibile, ma non impossibile:
“L’assalto neoliberista ha lasciato gli ospedali impreparati. Un esempio per tutti: sono stati tagliati i posti letto in nome dell’efficienza. In generale, questa crisi è l’ennesimo, importante esempio del fallimento del mercato, proprio come lo è la minaccia della catastrofe ambientale. Il governo e le multinazionali farmaceutiche sanno da anni che c’era la forte probabilità di una grave pandemia, ma siccome non giova al profitto prepararsi a questa eventualità, non si è fatto nulla”.
Un intervento duro, che si chiude con il più classico dei consigli da parte di Chomsky: “State attenti, state a casa”.
Domenico Attianese