I fandom fanno qualunque cosa per i loro beniamini, specialmente quelli che riguardano gli artisti kpop.
Acquisti multipli di album, campagne di hashtag sui social e streaming party da svariati dispositivi sono pratiche molto in voga, soprattutto in oriente.
Ogni trucco è “buono” per far risultare i propri idoli tra gli artisti più ascoltati in streaming o tra coloro che hanno venduto il maggior numero di dischi nella prima settimana o mese dalla loro uscita, così da farli piazzare ai primi posti delle varie classifiche musicali, dar loro visibilità e prestigio e, perché no, far vincere loro dei trofei nei vari show musicali dedicati.
Melon, il più grande servizio di streaming musicale della Corea, vuole mettere un freno a questa tendenza, cominciando a non conteggiare più gli streaming effettuati con un volume audio impostato sullo zero.
Già, perché finché i fan comprano decine o anche centinaia di album a testa per poi distribuirli o regalarli ad amici, parenti o ad altre fan con meno possibilità economiche è buona cosa, così come non c’è nulla di male ad ascoltare per ore l’intera playlist dei propri cantanti preferiti.
Ma se i cd comprati vengono poi letteralmente buttati o abbandonati lungo i marciapiedi, non prima di essere stati privati delle carte fotografiche collezionabili contenute all’interno – fatto accaduto numerose volte in passato con gruppi come gli NCT – o se i fan mettono in streaming le loro playlist col volume disattivato allora è un altro discorso: quello è barare, oltre a rappresentare uno spreco e anche una mancanza di rispetto verso gli artisti stessi nel caso degli album abbandonati sul ciglio della strada o accanto ai cassonetti della spazzatura.
Il 25 agosto, la piattaforma Melon ha annunciato in modo ufficiale che a partire dalla mezzanotte dell’1 ottobre gli streaming musicali che verranno effettuati con il volume impostato su zero non verranno più conteggiati nelle sue classifiche.
Tale cambiamento influenzerà le classifiche Top 100, Hot 100 e quelle giornaliere, settimanali, mensili e annuali.
Il 22 agosto, anche Circle Chart (precedentemente nota come Gaon Chart) aveva annunciato l’intenzione di passare a un nuovo sistema che mirerebbe a escludere dai suoi dati i flussi disattivati. La modifica dovrebbe essere applicata entro la fine dell’anno.
Yami