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Netflix tenta di assicurarsi 1,8 miliardi di dollari in una nuova offerta di debito

Netflix sta raccogliendo liquidità pari a 1,8 miliardi di dollari con due nuove offerte di debito: 1 miliardo di dollari al 4,90%, con scadenza nel 2034, e 800 milioni di dollari al 5,4%, con scadenza nel 2054.

Si tratta delle prime offerte di debito dall’anno scorso, quando la società è stata elevata allo status di “investment grade” dalle agenzie di rating Moody’s e S&P Global.

All’inizio di luglio, la Moody’s aveva assegnato a Netflix una valutazione Baa1, mentre la S&P Global le aveva assegnato una “A”.

Il colosso dello streaming è diventato a tutti gli effetti una blue chip, ovvero una società a maggiore capitalizzazione e con politiche di remunerazione del capitale investito più generose rispetto ai suoi competitor.

Attualmente, Netflix ha circa 14 miliardi di dollari di debiti in sospeso, per cui è meno indebitata rispetto a molte società di media tradizionali, tra cui Paramount Global.

La liquidità raccolta verrà impiegata per rifinanziare il debito già esistente e che scadrà nel 2025, oltre che per “scopi aziendali generali”, secondo un deposito di titoli. 

Nel corso del prossimo anno, la piattaforma streaming ha intenzione di ampliare l’offerta dei contenuti in modo da includere la WWE, che prevede un costo di 500 milioni di dollari all’anno, e un paio di giochi NFL nel giorno di Natale, per i quali è stata calcolata una spesa di almeno nove cifre.

Nel prospetto dell’azienda si legge la seguente dichiarazione: “Il nostro management avrà ampia discrezionalità nell’applicazione dei proventi netti e gli scopi per i quali vengono utilizzati potrebbero cambiare rispetto a quelli sopra descritti”.

Nella sua nota di aggiornamento dei primi dii luglio, la S&P Global ha scritto: “Le prospettive stabili su Netflix riflettono la nostra aspettativa che manterrà la sua posizione di leadership globale nello streaming video. Ci aspettiamo che la società generi una crescita dei ricavi del 10-15% nei prossimi due anni grazie alla sua base di abbonati più ampia e alla maggiore monetizzazione degli utenti derivante dagli aumenti di prezzo e dalla pubblicità che porta a una modesta espansione dei margini. Ci aspettiamo che la leva finanziaria rimanga circa 1 volta in assenza di acquisizioni significative”.

Yami

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