Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini è un’ampia area protetta di 30.000 ettari dell’Appennino laziale, nelle province di Roma e Frosinone. Tra cime che superano i 2000 m. di altitudine, estese faggete che si alternano a pianori carsici di rara bellezza, piccoli paesi dalla storia millenaria e la grande ricchezza di acqua sorgiva da cui l’area prende il nome (sub imbribus in latino, ovvero “sotto le piogge”), visitare il parco diventa sempre una straordinaria esperienza immersiva nella natura.
L’area protetta ospita una grande varietà di flora e di fauna con alcune specie di grande importanza conservazionistica. Il rappresentante più rilevante è l’Orso bruno marsicano, sottospecie endemica dell’Appennino, a forte rischio di estinzione: è segnalato in maniera sporadica nel Parco. Meno difficile incontrare altre specie tipiche dell’Appennino come Lupo, Cervo, Cinghiale, Capriolo. Tra gli uccelli è rilevante la presenza del Picchio dorsobianco, specie limitata in Italia all’area appenninica con poche centinaia di coppie; presenti anche Aquila reale, Coturnice e Gracchio corallino.
Sono numerose le testimonianze storiche della presenza umana nell’area: le antiche mura “saracene” del IV-V secolo a.C. di Filottino; il centro di Subiaco che ha dato i natali a Cesare e Lucrezia Borgia; i resti della vicina villa di Nerone e il paese di Cervara, caratterizzato dalle sculture modellate direttamente sulle rocce e dalle poesie e dai murales realizzati tra le strette vie del paese da diversi artisti nel secondo dopoguerra.
Per visitare tutte queste meraviglie, il Parco ha disposto una rete sentieristica di notevole importanza, fruibile a piedi, a cavallo, in mountain bike e anche con le ciaspole. Sono presenti inoltre otto Centri visita per i visitatori: a Camerata Nuova, Cervara, Filettino, Jenne, Monte Livata, Subiaco, Trevi di Roma, Vallepietra. A Cervara è presente anche l’Area faunistica dedicata al cervo.
La rete sentieristica consta di 40 percorsi, quasi tutti censiti dal Catasto Nazionale del CAI, segnalati con le tipiche bandierine bicolori bianco-rosse e catalogate con un numero, riportato anche sulle carte e sulla guida dei sentieri redatta dal parco.
Per gli amanti delle escursioni a cavallo esiste il Grande Anello dei Parchi del Lazio – tratto Parco Monti Simbruini che fa parte del circuito delle Ippovie del Lazio.
Per chi desidera passare più giorni immerso nella natura dei Simbruini, il Parco segnala dei percorsi in più tappe che consentono un’esperienza completa per gli appassionati: l’Alta Via, il sentiero Coleman, il Cammino Frassati, il Cammino delle Abbazie (che unisce Norcia a Montecassino), il Grande anello del Faito , il Cammino di San Tommaso e la Via dei Lupi.
Daniele Capello