Sono passati esattamente 90 anni dalla prima finale dei Campionati del Mondo di calcio. Il 30 luglio del 1930 si è infatti disputata Uruguay-Argentina, valida per assegnare il primo titolo mondiale per le squadre nazionali. Vinse l’Uruguay, padrone di casa per 4-2, primo dei due trofei vinti dalla “Celeste” insieme a quello del 1950 in Brasile.
Il Mondiale di calcio venne istituito nel 1928 dall’allora presidente della FIFA Jules Rimet. Il torneo si sarebbe tenuto ogni 4 anni in una sede diversa e la squadra vincitrice si sarebbe aggiudicata la Coppa Rimet fino alla successiva edizione. La formula prevedeva che la Coppa Rimet sarebbe stata conquistata definitivamente dalla nazionale che avrebbe vinto il Mondiale per tre volte: se la aggiudicò nel 1970 il Brasile.
Il Campionato del mondo del 1930 fu assegnato all’Uruguay e questo creò parecchi problemi alle nazionali europee. Ai tempi infatti si potevano compiere viaggi così lunghi solo tramite nave, ma gli elevati costi e le tempistiche costrinsero molte federazioni a rinunciare. Delle 13 squadre partecipanti solo 4 erano europee (Belgio, Francia, Jugoslavia e Romania) mentre ben 7 furono le sudamericane e due le nordamericane (Messico e Statiu Uniti). Nella prima fase le squadre partecipanti furono divise in 4 gironi. Le vincitrici si affrontarono in semifinale: l’Argentina battè 6-1 gli Stati Uniti, stesso punteggio con cui l’Uruguay liquidò la Jugoslavia. In finale vinsero i padroni di casa: in vantaggio con Dorado, subirono nel primo tempo rimonta e sorpasso argentino con Peucelle e Stabile (che fu capocannoniere del torneo con 8 reti). Ribaltone nella ripresa con tre gol uruguagi segnati da Cea, Iriarte e Castro per il 4-2 finale. Esistono diversi curiosi aneddoti sul torneo: tutte le partite furono giocate nella capitale Montevideo; la finale si giocò sotto un’insolita nevicata; l’arbitro della finale stipulò un’assicurazione sulla vita prima della partita; all’ingresso dello stadio 13 persone cercarono di farsi passare per l’arbitro dell’incontro; il centravanti uruguayano Castro era amputato a un mano per un incidente a 13 anni.
Daniele Capello