Chiunque ami visceralmente i libri, avrà sicuramente desiderato, almeno una volta nella vita, di ritrovarsi nella meravigliosa biblioteca del noto cartone animato de “La bella e la bestia”, una favola senza tempo, che sembra tradursi in realtà quando si entra nella biblioteca del Monastero di Strahov a Praga e l’occhio, turbato ed estasiato al tempo stesso, corre sulle file regolari di libri e codici antichissimi.
Qui l’infinita forza e bellezza della cultura si concretizza in un solo oggetto: il libro. Fondato nel 1140 dai monaci premostratensi, il Monastero di Strahov rivaleggiava in dimensioni con la sede dei re cechi. La sua famosa biblioteca ha più di ottocento anni e, nonostante sia stata più volte saccheggiata dagli eserciti degli invasori e distrutta da un incendio nel 1250, resta una tra le biblioteche più belle e meglio conservate d’Europa (duecentomila volumi in tutto).
Divisa in sala teologica e sala filosofica, presenta sugli alti soffitti a volta gli affreschi di Franz Maulbertsch, relativi all’allegoria della Conoscenza e della Sapienza, e accoglie tra i suoi scaffali barocchi anche libri provenienti dal Monastero di Louka, in Morava. Dal fondo librario spicca però, sicuramente, su tutti gli altri, l’evangelario di Strahov, volume del IX Secolo esposto all’entrata, impreziosito con gemme e immagini sacre.
Nella sala teologica sono, inoltre, presenti manoscritti medievali, incisioni e carte geografiche dal valore inestimabile. Sempre all’interno del Monastero, sarà possibile, infine, visitare anche il museo della letteratura ceca, un memoriale della Letteratura Nazionale dal 1775 ad oggi.
Ambra Belloni