La moda maschile vuole tornare a far risplendere il modello classico nella stagione 2020/2021. Le collezioni rilanciano il completo con il casual tailoring, un modo di indossare abiti formali senza esagerare eccessivamente, splendidamente coniugato per gli impegni della vita quotidiana
La moda è l’espressione con cui le persone si presentano nella società, scegliendo il vestito da indossare a seconda dell’occasione. Il design è in continua evoluzione per ricercare modelli originali con i quali interpretare con gusto le emozioni del momento storico. È come se fosse uno specchio dei tempi, per certi versi conseguente e incondizionato alle scelte di vita. La moda maschile, dopo aver preferito per lungo tempo il design sportivo, vuole tornare a far risplendere il modello classico nella stagione 2020/2021. «Ibridare i classici diventa un must. Il nuovo formale – commenta Michela Ridolfi, docente di storia del costume – predilige la giacca doppiopetto, ultra classica nella forma ma in materiali inconsueti, per esempio il vinile, il bouclé spalmato o il fresco di lana e tulle. L’abito due pezzi cambia le proporzioni e privilegia camicie lunghe che fuoriescono dalla giacca, come abbiamo visto nelle collezioni di Prada e Versace. Il tipico gessato, simbolo di mascolinità, è esasperato da spalle forti e l’abbinamento inaspettato con la gonna sopra il ginocchio. È il fenomeno genderless – l’altra grande novità di stagione – l’uomo che non ha paura di indossare capi dell’abbigliamento femminile, intercettato sulle passerelle di Pal Zileri, Comme de Garçon, Marco De Vincenzo. Ritorneranno anche i pantaloni cargo, tanto amati negli anni ’90, ma con più stile nelle versioni di Ferragamo e Louis Vuitton. E poi tante stampe e ricami orientali, che strizzano l’occhio alla cultura cinese e giapponese. Non potranno mancare nel guardaroba maschile pullover, cappe, maglioni, meglio se lavorati o ricamati perché l’ultimo must have di stagione è la maglieria».
La particolarità degli abiti
Le collezioni rilanciano il completo con il casual tailoring, un modo di indossare abiti formali senza esagerare eccessivamente, splendidamente coniugato per gli impegni della vita quotidiana. Il completo diventa il vero protagonista nella consueta versione da ufficio a due bottoni con il serioso total grey. Non mancano i colori e persino le paillettes sui completi sempre dal taglio asciutto, sapientemente studiati per essere indossati con le stringate ma anche con le sneakers. Il nuovo design esalta le linee classiche, mantiene una caratteristica sportiva elegante, evidenzia il casual. Si riscopre in questo modo il gusto del bello o addirittura del classico senza fare appello al rigore, pronto a neutralizzare gli slanci dei modelli e a ingessare gli abiti che devono coinvolgere l’uomo nella vita quotidiana.
Nanotecnologie per proteggere la moda
«Stiamo studiando delle applicazioni nanotecnologiche – afferma Sabrina Zuccalà, direttrice del laboratorio di Nanotecnologia – le quali serviranno ad importanti griffe e a famosi marchi per fornire nuove modalità dell’uso dei propri capi, rivoluzionando il mondo della moda. Potranno essere utili per proteggere gli abiti dagli agenti inquinanti e utilizzati nel make up per salvaguardare anche il viso. Il settore della moda apre le porte all’hi-tech puntando sulla realizzazione di nuovi tessuti tecnologici per l’abbigliamento con risultati sorprendenti. Stiamo concentrando il focus della nostra ricerca sulla tecnologia indossabile, con tessuti intelligenti in grado di captare e reagire a impulsi e condizioni ambientali esterne, acquisendo caratteristiche innovative sorprendenti. Le nanoparticelle consentono di conferire ai tessuti tradizionali funzionalità particolari come antibattericità, idrorepellenza, resistenza allo sporco, antistaticità proteggendo in questo modo gli abiti dall’elettrosmog e facendoli durare di più nel tempo».
Francesco Fravolini