La cantautrice Madame rappresenta la trasformazione di un brutto anatroccolo in cigno
E’ una delle cantautrici emergenti più apprezzate e originali. E’ giovane, ma con un’identità artistica ben costruita e delle sensibilità personali e professionali degne di chi può aspirare ad una carriera lunga e ricca di successi. Lei è Madame, al secolo Francesca Calearo, nata a Vicenza il 16 gennaio 2002. I suoi primi singoli, “Sciccherie” e “Anna”, risalgono al 2018, su Youtube i video di questi due brani raccolgono subito tantissime visualizzazioni, ma soprattutto consensi. “Quando ho registrato queste due canzoni frequentavo la terza superiore, mi bocciarono”, confidò Madame in un’intervista di quache mese fa. Con la scuola Francesca per diverso tempo ha avuto rapporti controversi: lei stessa ammise di essere stata vittima di bullismo, per via di un modo di presentarsi troppo strano per coetanei, probabilmente, poco preparati a comprendere e ad accogliere chi aveva idee e approcci diversi dalla norma. “Durante l’adolescenza, anche per problemi famigliari, ho attraversato periodi difficili -disse la giovane artista dopo il Festival del 2021- cosa mi ha salvato? No, non la musica, ma la pallavolo”. Grazie allo sport la ragazza è riuscita a trovare autostima, coraggio e voglia di sorprendere. E’ un cambiamento caratterizzato da freschezza di pensiero e maturità. “17”, “La promessa dell’anno”, “Baby”, “Sentimi” e “Clito”, sono solo alcuni dei brani che hanno cntribuito a rendere popolare Madame e che l’hanno accompagnata fino alla grande tappa della sua carriera, il Festival del 2021. La sua canzone, “Voce”, raccoglie favori e le fa vincere il premio “Bardotti”, per il testo, e il premio Lunezia per il valore musical-letterario. Due riconoscimenti che sottolienano ufficialmente che dietro al successo di questa ragazza c’è ricerca e qualità, sia musicale che nelle parole. Quest’anno partecipa al suo secondo “Sanremo”, con la canzone “Nel bene, nel male”, che arriverà settima. Anche qui, plausi e dimostrazioni di grande considerazione, da parte di un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo: Madame piace ai più giovani, ma anche alle persone più mature, che vedono in lei, soprattutto ascoltando le sue interviste e analizzando i testi delle sue canzoni, l’esempio di ragazza, capace di esprimere argomenti che entrano nella dimensione più intima della personalità, con intelligenza e sensibilità.
Fino ad ora l’artista vicentina ha dato vita a due album (“Madame” nel 2021 e “L’Amore” nel marzo scorso), sedici singoli e oltre trenta collaborazioni con altri artisti (tra cui Marracash, Elodie, Nergramaro, Elisa, Colapesce&Dimartino e perfino con Renato Zero). Nel gennaio del 2022 ha collaborato con Laura Pausini per il brano della cantante romagnola “Scatola”.
Che cosa ricerca Madame, anzi, Francesca, nella musica? Forse la fama?
“No, non cerco la fama, io amo la semplicità: vivo nella mia casa come tutti, porto giù il cane, mi muovo con una Fiat Punto e mi concedo una personal trainer, Alessia, che mi supporta soprattutto come amica”.
In Madam ciò che conta è quella voglia di combattere, di arrovellarsi, di lottare, per ottenere qualcosa: “infatti nelle mie canzoni c’è sempre quel grado di struggle, che caratterizza da sempre la mia indole”.
Prima dello scorso Sanremo ebbe qualche guaio per una vicenda legata alla vaccinazione anti-Covid: “la gente per un po’ non me l’ha perdonata, attraverso i social mi sono sentita attaccata duramete, mi è sembrato di tornare ai tempi in cui subivo atti di bullismo”, per fortuna la vicenda, già appena prima del Festival dello scorso Febbraio, si era chiusa.