Quando si devono affrontare le avversità della vita, quando si devono fare i conti giorno dopo giorno con la povertà l’ingegno umano trova sempre delle risorse inaspettate che, a volte, superano anche l’immaginazione.
Un quadro, questo, molto comune alla fine del 1800 in Italia e che ha spinto numerosi nostri connazionali a lasciare i propri paesi d’origine per cercare una speranza in America. Tra gli emigrati italiani che fecero fortuna negli USA c’era anche Angelo Vitantonio, originario di Ripalimosani, che nel 1892 decise di portare la sua famiglia a New York. Quando Angelo partì dal Molise aveva 44 anni e decise di abbandonare tutto, anche il suo lavoro di maestro di musica e riparatore di violini, per dare un futuro migliore ai suoi due figli, Luigi e Antonio. Giunto a New York, dove visse per 12 anni, capì che la sua precedente attività non poteva dare prospettive economiche ai suoi cari; così ebbe l’idea di costruire la macchina per lavorare la pasta in casa. Dopo diversi tentativi all’interno del garage di casa, Angelo Vitantonio nel 1906 realizzò il primo modello della macchina per la pasta, il cui brevetto originale è ancora saldamente custodito dal pronipote Roberto. Dopo alcuni anni la famiglia Vitantonio si trasferì a Cleveland, nel quartiere di Little Italy, dove con molti sacrifici e l’aiuto di altri emigrati italiani riuscì a perfezionare il suo prodotto e ad allargare la propria attività imprenditoriale. Nel 1920 nacque il secondo modello della macchina per lavorare la pasta in casa, molto più piccolo, più forte e più maneggevole e l’idea geniale di Angelo iniziò a conquistare tutta l’America e a diffondersi in tutto il Mondo. Pian piano il genio di un italiano venne apprezzato nelle più grandi città americane, Boston, New York, Chicago, Denver, e con essa anche la qualità del cibo italiano che conquistò sempre più anche gli scettici americani. Acume intellettivo che, dopo aver superato la crisi del 1929, le due guerre mondiali e la concorrenza di altre industrie del settore a partire dal 1930, è stato più volte riconosciuto, anche di recente. I discendenti di Angelo Vitantonio, infatti, continuano la tradizione di famiglia, tradizione che ha ricevuto certificati, attestati e testimonianze di notevole prestigio anche dall’Associazione Industriali Americana. Una geniale idea che, con gli anni, è stata ripresa e rivisitata anche da alcune aziende italiane che, grazie alla vivacità intellettiva di un molisano, hanno rinsaldato la tradizione tutta nostrana di lavorare la pasta in casa e organizzare delle tavolate imbandite dimostrative in special modo la domenica mattina. Attualmente la famiglia Vitantonio gestisce un grande magazzino di casalinghi e continua a fornire i pezzi di ricambio alle macchine per la pasta in America e in diversi Paesi del Mondo. I Vitantonio oggi gestiscono ben 500 negozi in franchising e continuano a migliorare la qualità della vita dei loro clienti con nuovi e sempre più innovativi prodotti per la casa.
Stefano Venditti