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Lavoro & Economia

Lexroom.ai aiuta gli avvocati

Nell’ultimo anno aumentate del 160% le ricerche in materia di diritto civile sulla piattaforma che lancia un modulo a base di IA dedicato ai quesiti dei civilisti

Lexroom.ai, startup per la ricerca legale nata nel contesto del venture builder di Vento, ha messo a punto il nuovo modulo dedicato al diritto civile che permette agli studi legali e ai singoli professionisti di ottenere, grazie all’utilizzo dell’IA generativa, semilavorati di parere o una risposta pragmatica per guadagnare tempo prezioso per attività a valore aggiunto. 

Il valore aggiunto

È un vantaggio importante che arriva dalla tecnologia per aiutare gli avvocati nella ricerca giuridica. Ogni situazione che il professionista deve affrontare ha una storia alle spalle ed è per questo motivo che è necessario conoscerla, la fine di adottare scelte migliori per il cliente. Lexroom.ai è proprio in grado di eseguire queste ricerche in poco tempo mettendo a fuoco l’argomento a beneficio dell’avvocato. Scendiamo nel dettaglio. La piattaforma, infatti, fa risparmiare al 67% degli avvocati 3+ ore alla settimana, con il 33% dei professionisti che risparmia 5+ ore. 

Obiettivo di Lexroom.ai

Permettere agli studi legali di semplificare la ricerca giuridica, risparmiando tempo prezioso e garantendo risposte accurate e aggiornate. È sufficiente porre dei quesiti giuridici in linguaggio naturale perché la piattaforma generi in pochi secondi un semilavorato di parere o una risposta pragmatica, citando le fonti giuridiche utilizzate. Inoltre, grazie al nuovo modulo, i professionisti legali potranno accedere ad una base dati trasversale sul diritto civile, contenente i principali codici e la giurisprudenza di riferimento. Lexroom.ai fornisce solo informazioni attinte da data set di fonti istituzionali grazie a un insieme completo di algoritmi di IA generativa avanzati istruiti per evitare le “allucinazioni”, cioè risposte frutto di informazioni inesistenti o non aggiornate tipiche dei sistemi di IA generativa non specializzati.

Francesco Fravolini

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