Uno dei campionati di Formula 1 più difficili della storia si è appena concluso con la vittoria dell’uomo dei record Lewis Hamilton. Stagione difficile come per il motomondiale a causa dell’emergenza Covid, che ha costretto gli organizzatori a stravolgere il calendario con nuove date, nuovi circuiti, doppie gare e pochi weekend liberi tra un gran premio e l’altro. A differenza della MotoGP però è mancata l’incertezza e lo spettacolo ne ha risentito decisamente.
Il dominio Mercedes e di Lewis Hamilton in particolare ha lasciato poche soddisfazioni agli avversari e già prima del giro di boa del campionato si era intuito che neanche il deludente compagno di squadra, il finlandese Valtteri Bottas, avrebbe potuto tenergli testa. Sono state 11 le vittorie in 17 gare per il campione britannico che ha così conquistato il 7° titolo mondiale e nuovi record: maggior numero di punti, vittorie, pole e podi e altri minori. Gli altri vincitori della stagione sono stati Bottas e Max Verstappen (2 G.P. a testa) e le sorprese Pierre Gasly e Sergio Perez, al primo centro sia personale che per le scuderie Alpha Tauri (già vincente in passato con Sebastian Vettel quando si chiamava Toro Rosso) e Racing Point.
Resteranno anche nella memoria il disastro Ferrari (2 soli podi per Leclerc e 1 per Vettel), il miracolo di Grosjean uscito indenne dal rogo in Qatar e il sogno infranto della prima vittoria di Russell per un pasticcio ai box, ancora in Qatar, dopo aver sostituito proprio Hamilton in Mercedes causa, ancora lui, il Covid.
Daniele Capello