Un altro studio, indipendente da quelli effettuati fino ad ora, realizzato dalla dalla Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) in collaborazione con l’Università del Salento e Istituto Superiore di Sanità (ISS) e pubblicato sulla “Environmental Pollution”, ha raccolto dati che sembrerebbero evidenziare senza dubbi la correlazione tra il livello di smog e la letalità del Covid 19.
Il nuovo studio ha studiato le concentrazioni di diversi inquinanti molto pericolosi (PM10, PM2.5 e NO2) e lo sviluppo del tempo e nello spazio dei casi di Covid 19 e delle morti ad esso correlate in tutto il territorio italiano e con particolare attenzione alle regioni maggiormente colpite dal nuovo coronavirus.
Lo spiega lo stesso Giovanni Aloisio, corresponding author dello studio e membro dello Strategic Board del CMCC:
“I nostri risultati fanno ipotizzare una correlazione tra il numero di giorni che superano i limiti annuali di concentrazione massima imposti per gli inquinanti atmosferici PM10, PM2.5 e NO2 , e i livelli d’incidenza, mortalità e letalità per Covid-19 rilevati in tutte le 107 aree territoriali prese in esame, anche se tale correlazione appare meno forte quando l’analisi viene ristretta alle quattro regioni del Nord Italia, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, più duramente colpite dalla pandemia”.
Nello specifico, sono i livelli di PM10 e PM 2.5 che sembrano maggiormente correlati alla diffusione di Covid 19, piuttosto che di NO2.
Domenico Attianese