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Arte & Cultura

Le sei città magiche I parte

Parlando di Torino e del suo essere città esoterica abbiamo visto come essa si trovi al centro di due triangoli magici, uno di magia bianca e uno di magia nera, vediamo ora di scoprire qualche storia in più su questo aspetto e partiamo dalle città di magia bianca: Torino, Lione e Praga. 

Di Torino abbiamo detto che è uno dei luoghi di culto della magia bianca per via della sua ubicazione essendo in corrispondenza della perfetta confluenza tra il Po ed il Dora, esotericamente considerati come il sole e la luna. 

Senza contare poi che la Fontana dei Tritoni dietro piazza castello sorge al confine tra la città bianca e la città nera. 

La seconda città di magia bianca è Lione un tempo culla del culto celtico del Dio Lug e della dea Cibele. 

Tutto in questa città sembra avere qualcosa di inafferrabile e anche questa città come Torino e Praga ha una posizione geografica alla perfetta confluenza di due fiumi: il Rodano che rappresenta l’energia maschile e la Soana che rappresenta quella femminile. 

Città natale degli imperatori Claudio e Caracalla è stata anche cuore pulsante dei cavalieri templari e ha ospitato i più eminenti membri delle logge massoniche. 

Ivi fu iniziato alla massoneria il giovane Casanova e Cagliostro vi fondò la pria loggia di rito egizio connessa al segreto delle piramidi. 

Ultima città di magia bianca è Praga anch’essa posizionata alla perfetta confluenza del Moldavo e dell’Elba. 

Inoltre pare che persino l’orologio Astronomico possieda elementi esoterici. 

La leggenda che vuole Praga una dei vertici del triangolo di magia bianca risale al 1500 sotto il regno di Rodolfo II sovrano appassionato di alchimia. 

Egli infatti era solito circondarsi dei più grandi cultori delle arti magiche tra cui Keplero, John Dee, Edward Kelly. 

Pare che il sovrano li portasse al Vicolo d’Oro del castello perché trovassero la formula che trasformava il metallo in oro. 

In caso di fallimento i trattamenti che subivano erano tra i più disumani. 

Deposto perché considerato pazzo alcuni dicono che la sua anima si aggiri ancora tra le strade della città.

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