Proseguiamo la nostra storia sul pane, di cui trovate i punti introduttivi nel precedente articolo sul tema.
Ebbene, i Romani non utilizzavano solo una farina per il loro pane. La disponibilità di diversi cereali e il raffinamento delle tecniche agricole permisero la produzione di vari tipi di pane, ciascuno adatto a differenti classi sociali e occasioni. Ecco un elenco delle farine principali utilizzate nella Roma antica:
Farro (far): Il cereale più antico e simbolico di Roma. Con il farro si preparava il puls, una sorta di polenta primitiva. Venne utilizzato anche per la produzione di panis farreus, una focaccia rituale.
Grano Tenero (triticum): La farina di grano tenero divenne predominante e forniva il pane comune della plebe e delle classi popolari, soprattutto nelle sue versioni meno raffinate.
Siligine: Una farina bianca e molto raffinata, derivata dal grano tenero. Utilizzata per il pane di alta qualità, il panis siligineus, riservato ai ricchi e alle classi nobili.
Orzo (hordeum): Utilizzato principalmente per produrre pane destinato ai soldati e agli schiavi. L’orzo era meno costoso del grano e il pane d’orzo, benché meno gustoso, era altamente energetico e nutriente.
Miglio e Legumi: In tempi di carestia o povertà, i Romani mescolavano alle farine di cereali anche altri ingredienti come il miglio o farina di legumi (ceci e lenticchie) per produrre pani più economici.
Nell’Antica Roma: Un Alimento per Ogni Classe e Occasione
I panettieri romani, chiamati pistores, producevano una sorprendente varietà di pani, ciascuno con un utilizzo specifico. I pani variavano non solo per le farine utilizzate, ma anche per la consistenza, la forma e la funzione. Ecco un elenco delle principali varietà di pane conosciute nell’Antica Roma:
Panis Plebeius: Il pane dei poveri. Preparato con farine meno raffinate, era un pane scuro, compatto e dal sapore più rustico. Era il pane quotidiano delle classi più basse.
Panis Siligineus: Il pane dei ricchi. Fatto con la farina di grano bianco (siligine), era morbido, leggero e molto raffinato, riservato alle tavole delle famiglie benestanti.
Panis Militaris: Il pane dei soldati. Preparato con orzo, era un pane molto nutriente e resistente, perfetto per i lunghi viaggi e le campagne militari.
Panis Cibarius: Un pane comune, semplice e poco raffinato, distribuito spesso nelle razioni agli schiavi e ai servitori. Era più economico e meno pregiato del panis plebeius.
Panis Quadratus: Un pane caratterizzato da una forma squadrata, tipico delle panetterie di Pompei. Questo tipo di pane spesso veniva segnato in sezioni quadrate sulla superficie, per facilitarne la divisione in porzioni.
Panis Farreus: Focaccia sacra utilizzata nei riti religiosi e nelle cerimonie matrimoniali. Era fatto con farina di farro e aveva un profondo valore simbolico legato alla fertilità e alla prosperità.
Panis Nauticus: Il pane dei marinai. Si trattava di un pane molto secco e resistente, simile a quello dei soldati, adatto per essere conservato a lungo durante i viaggi in mare.
Panis Parthicus: Citato da Apicio nel suo trattato De Re Coquinaria, era un tipo di pane di lusso, spesso arricchito con ingredienti come miele, latte o formaggio.
Panis Artolaganus: Una sorta di pane dolce o focaccia, preparato con miele e spezie. Era servito nelle occasioni speciali o durante i banchetti.