Per agevolare la ripresa dell’occupazione e mettere le persone al centro della società valorizzando le loro competenze. L’ingresso alla fiera è gratuito per tutti i visitatori ed all’interno possiamo trovare, oltre alla Reception, quattro padiglioni
Agevolare il lavoro e proporre nuove soluzioni per l’occupazione. Per cercare di dare risposte concrete nasce e va online Skill Jobs Fair, la 1ª Fiera Virtuale del Lavoro di SkillsJobs (www.SkillsJobs Fair.com), aperta tutto l’anno e Covid Free. L’ingresso alla fiera virtuale è gratuito per tutti i visitatorie all’interno possiamo trovare, oltre allaReception, quattro padiglioni. Conviene ricordare che durante il Coronavirus le aziende sono state costrette a rivedere le politiche interne per i lavoratori, al fine di massimizzare le proprie attività. Preoccupano i dati sull’occupazione che quotidianamente vengono registrati, evidenziando la quantità di posti di lavoro persi durante il periodo del lockdown.
Il percorso della fiera
Possiamo trovare aziende che pubblicano le lororicerche di personale su modello skills jobs, quindi solo hard e soft skills, con possibilità di effettuarevideo colloquioppure chattare direttamente con i selezionatori, eventi di formazione gratuiti o a pagamento all’interno della SJ Arena (apertura a dicembre), brochureepdf delle attività e la possibilità di essere segnalati automaticamente a tutte le aziende in cerca. Scuole, Università e Formazione insieme ad ONLUS e No Profit avranno la possibilità di avere uno stand gratuito.
La nuova modalità per cercare lavoro
Ogni persona in cerca di nuove opportunità dovrà registrarsi una sola volta attraverso i link che portano a SkillsJobs.it (registrazione gratuita) per poter essere valutato su ogni opportunità ed attendere il contatto delle aziende che lo stanno cercando. La piattaforma della fiera virtuale del lavoro di Skillsjobsfair.com utilizza il motore di ricerca basato su tecnologia Made in Italy, brevettata di SkillsJobs.it, e punta ad accorciare il distanziamento tra sociale e reale per un nuovo modello di ricerca.
Francesco Fravolini