Occupabilità delle persone con disabilità e svantaggio sociale. L’iniziativa è realizzata con il contributo della Fondazione Prosolidar e la partnership di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico)
Lavoro protagonista con il Progetto Accademia OL3D di Abili Oltre APS, realizzato con il contributo della Fondazione Prosolidar e la partnership di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico). Non poteva mancare il Patrocinio e la partecipazione dell’Assessorato alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale. Conviene ricordare che il Progetto rappresenta il risultato di un lungo e complesso cammino che l’Associazione ha percorso con determinazione nell’obiettivo di favorire l’occupabilità “qualificata” delle persone con disabilità e con svantaggio sociale. E perché questo è un obiettivo condivisibile e da promuovere. Le politiche attive sul lavoro sono fondamentali da sostenere perché consentono di favorire l’occupazione anche alle persone con svantaggio sociale che sono in grado di lavorare, al fine di essere inseriti a pieno titolo nella società, senza sentirsi emarginati.
Tre azioni, un obiettivo ambizioso
Il Progetto, iniziato il 1° marzo scorso, durerà per questo primo avvio fino al 31 dicembre 2024, muovendosi lungo tre direttrici, rivolte esclusivamente a persone con disabilità appartenenti alle categorie protette e a persone con fragilità sociale disoccupate di età compresa tra i 18 e i 35 anni: erogare formazione nell’area delle competenze digitali configurata sui bisogni professionali di aziende pubbliche e private ed attestata da certificazione ICDL; orientare al lavoro digitale presso gli Istituti Secondari di Secondo Grado; agevolare l’inserimento lavorativo attraverso segnalazione per l’assunzione anche ai sensi della legislazione sul lavoro protetto.
Perché OL3D
Il lavoro è un diritto per tutti i cittadini ed è fondamentale per la piena realizzazione di donne e uomini, senza tralasciare la loro autonomia. I giovani con disabilità certificata che dopo la fine del percorso educativo scolastico rischiano di finire in un limbo di attesa e di possibile emarginazione è molto vasto. Il digitale è, anche qui, un’opportunità. Sia perché facilita ed efficienta l’espletamento di molte mansioni e attività sia perché per alcune forme di disabilità chi ne è affetto ha delle skills naturali in più, a valle sempre di una formazione specifica e specializzata. Un’opportunità, quindi, da cogliere.
Francesco Fravolini