di Marino Ceci
Uno dei pioneri dell’aeropittura è protagonista di una importante mostra. Un’attesa mostra antologica su un importante artista siciliano, Giulio D’Anna, anima gli spazi di di via De Gradi a Monza, allestita da LeoGalleries. L’esposizione è curata dal maggiore esperto della corrente futurista, Maurizio Scudiero e da Salvatore Carbone, curatore dell’Archivio storico dei futuristi siciliani. D’ Anna è riuscito a raccontare i cieli della Sicilia senza essere mai salito su un aereo in vita sua. Una ventina le opere in galleria, e tra queste anche l’importante “Sicilia”, del 1936. Come spiega Carbone “È un riassunto di quindici anni di aeropittura. Un’opera esposta per la prima volta nella rassegna “Un viaggio nel futurismo: da Boccioni a Depero” della scorsa estate a Cortona, e ora in mostra nella personale di Monza. L’allestimento propone anche opere riconducibili al polimaterismo.
Il percorso di Giulio D’Anna è legato alle sue origini, nello specifico a Villarosa (Enna) dove nasce nel 1908. Dopo la morte del padre si trasferisce a Palermo. Qui ha i primi contatti con il Futurismo e si interessa da autodidatta alle tecniche artistiche. In seguito si sposta a Messina, dove inizia a lavorare nella Libreria dei Fratelli Principato. Determinante è l’incontro con Guglielmo Jannelli, suo pigmalione. Nel 1927 si reca, in qualità di giornalista, alla Biennale di Reggio Calabria ed entra in contatto con Mino Somenzi, uno degli autori del Manifesto dell’Aeropittura. Da lui apprende i concetti di questa forma d’arte capace di raccontare la terra dal cielo. Nel 1931 Filippo Tommaso Marinetti giunge in città per una conferenza al CentroFascista di Cultura, e visita la mostra futurista di D’Anna Dal 1928 al ’31 D’Anna si esprime in quella che rimarrà celebre come “l’ Aeropitturafantastica”, una sua interpretazione personale e originale del Manifesto. Poi continuerà a dipingere restando aderente a quelle norme e canoni scritti e condivisi dai colleghiartisti del periodo, mantenendo però i tratti distintivi e unici del suo stile. E’ lo stesso Marinetti a inaugurare nel 1933 la personale del pittore nella hall del Grand Hotel. Chiusa la parentesi futurista di Pippo Rizzo e Vittorio Corona, Giulio D’Anna rimane l’unico artista siciliano a rappresentare negli anni 1931-36 il Futurismo nelle principali Mostre collettive di Aeropittura e Arte Sacra Futurista. Espone nello stesso periodo anche all’intersindacale di Firenze, alla Galleria Pesaro di Milano, all’Internazionale d’Arte Coloniale di Roma. Nel 1938 partecipa alla VIII mostra del Sindacato Siciliano Belle Arti. In seguito la sua presenza alle manifestazioni artistiche si dirada, ed egli preferisce occuparsi della Libreria e della Casa editrice fondata dal fratello. Continua ad occuparsi saltuariamente di pittura partecipando alle mostre collettive cittadine. Viene a mancare nel 1978.
Tra le innumerevoli Mostre istituzionali degli ultimi anni cui Giulio D’Anna ha preso parte figurano: “FUGHE E RITORNI” Presenze Futuriste in Sicilia – Cantieri Culturali della Ziza, Palermo, 1998/99 a cura di Anna Maria Ruta, Ed. Electa-Napoli; ”FUTURISMO 1909-1944” Palazzo esposizioni, Roma, 2001 a cura di Enrico Crispolti, Ed. Marzotta; ”DU FUTURISME AUX LIEUX DU FUTURISME” GAM, Montecarlo, 2002 Cortina, 2002 a cura di Massimo Durante, Ed.Gam; ”VINCENZO FLORIO – Il Gusto della Modernita’ “Museo Palazzo Ziino, Palermo, 2003 a cura di Marina Giordano, Ed. Eidos-Palermo e molte altre.
La mostra “L’aeropittura fantastica di Giulio D’Anna” è ospitata nello spazio espositivo: Leogalleries, in via De Gradi 10, Monza ed è fruibile dal 26 novembre 2022 al 14 gennaio 2023. Orari di apertura: mar – sab 10:00/13:00 – 15.00/19.00.
Per maggiori informazioni: T+39 0395960835 info@leogalleries.com www.leogalleries.it