Una tragedia aerea fa sempre scalpore e lascia traumi sia nei sopravvissuti che nei parenti delle vittime, tuttavia ci fu una tragedia aerea che diede vita ad uno dei fenomeni spettrali più documentati dei nostri giorni e corredato da testimonianze attendibili di stimati esperti.
Nel dicembre del 1972 il volo 401 della Eastern Airlines si avvicinava all’aeroporto di Miami con 176 passeggeri a bordo. Il pilota e il copilota si preparavano alle solite procedure di atterraggio quando una spia difettosa sul pannello dei comandi prese a lampeggiare indicando un problema inesistente, in realtà, al carrello e gli uomini si distrassero momentaneamente, e l’aereo cominciò a scendere di 60 metri al secondo più rapidamente del dovuto, schiantandosi sui monti della Florida.
Ben 101 passeggeri persero la vita di colpo, mentre il pilota ed il copilota persero la vita uno al momento dell’estrazione dai rottami e l’altro in ospedale il giorno dopo.
Ben presto però fu chiaro che né il pilota né il copilota erano pronti per appendere la divisa al chiodo.
Le parti del volo 401 rimaste intatte furono usate per creare altri aerei e da lì a poco cominciarono ad arrivare una serie di rapporti strani dai veicoli contenenti le parti salvate dal disastro, testimonianze che parlavano di incontri con i due uomini, avvistamenti del pilota da parte equipaggio e passeggeri con quest’ultimo che una volta riconosciuto spariva.
La compagnia si rifiutò di credere agli spettri del volo 401 ma in segreto si prese la briga di rimuovere tutti i velivoli creati con le parti del volo 401, da allora le sparizioni sono cessate.