La vicenda di JJ4 l’orsa responsabile della morte del giovane runner Andrea Papi in Trentino, sta imperversando su tutti i media. Ad uccidere il ventiseienne sarebbe quindi stata un’orsa di diciassette anni figlia di due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, rilasciati tra il 2000 e il 2001.
Nel 1999, per salvare il piccolo nucleo di orsi sopravvissuti da un’ormai inevitabile estinzione, il Parco Adamello Brenta con la Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica, usufruendo di un finanziamento dell’Unione Europea, diede avvio al progetto Life Ursus, finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di alcuni individui provenienti dalla Slovenia. Prima della realizzazione del progetto, l’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica venne incaricato di analizzare la fattibilità e la probabilità di successo dell’immissione (Studio di fattibilità).
In seguito all’ analisi di 60 parametri, tra caratteristiche ambientali e aspetti socio–economici, su una superficie di 6500 km2, ben oltre i confini della Provincia di Trento. Tra il 1999 e il 2002 vennero rilasciati 10 orsi, nati in libertà in Slovenia meridionale. La maggior parte di essi si adattò bene al nuovo territorio. Nel 2002 e nel 2003 si registrano il primi parti, ai quali nel tempo seguirono molti altri eventi riproduttivi.
Questa vicenda tristissima investe due mamme per colpa delle istituzioni che non hanno saputo gestire il progetto ” Life Ursus”. L’orsa nel giugno 2020 aveva aggredito due persone, padre e figlio, sul monte Peller. La Giunta provinciale di Trento ne aveva chiesto l’abbattimento ma l’ordinanza di cattura venne annullata dal Tar.
Ad oggi sono compresi nel piano100 orsi quando dovrebbero essere 50. Non sono stati presi provvedimenti per segnalare le zone potenzialmente più pericolose per l’uomo, oltretutto il radiocollare di Jj4 era fuori uso dall’agosto scorso. In Slovenia convivono con gli uomini 1000 orsi ma la popolazione è stata istruita sul comportamento da adottare per una serena convivenza. Ispra ha deciso per l’abbattimento dell’orsa ma, il Tar ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa JJ4 che quindi, per ora, non morirà, deve comunque essere assicurata la sicurezza in quella zona, dal momento che di 4 orsi aggressivi, due sono ancora in libertà, e potenzialmente si potrebbero ricreare condizioni di pericolosità.
Questa vicenda ha messo in luce una grande vulnerabilità. In questi giorni, sui social sono apparsi numerosi post, a favore del non abbattimento dell’orsa ma anche post che invitavano le persone a non mettere mai più piede in Trentino, che trovo francamente insensato. Tanti imprenditori trentini stanno vivendo come tutti la crisi economica che ha investito il nostro paese, il momento che si sta determinando è molto delicato e rischia di compromettere la stagione turistica estiva. Mi auspico che le persone usino il buonsenso, mostrando rispetto non solo per l’orsa ma anche per la madre che ha perso un figlio.