In passato era conosciuta come “luogo della bellezza” perché prima che divenisse luogo di sepoltura delle regine della diciottesima, diciannovesima e ventesima dinastia molti principi e principesse furono sepolti qui insieme ad altri membri della nobiltà.
Le tombe erano mantenute da sacerdoti funebri che svolgevano riti e offrivano preghiere quotidianamente.
Si trova vicino alla valle dei Re, sulla riva occidentale del Nilo di fronte alla città di Tebe.
Essa ebbe origine da un corso di acqua esaurito al tempo dei faraoni che si ripresentava in caso di piogge torrenziali.
La zona è stata scelta per il suo isolamento e la vicinanza alla capitale Tebe.
Essa contiene più di settanta tombe scavate nella roccia ed elegantemente decorate alcune delle quali sono aperte al pubblico.
La più famosa è quella di Nefertari, la grande sposa reale che ha dei fantastici rilievi policromi ancora intatti.
Altra tomba che merita di essere visitata è la tomba di Titi sposa di un faraone della ventesima dinastia che nella sua semplicità è riccamente decorata con scene che riproducono Titi ed i guardiani dell’aldilà con effigi di Hathor in un paesaggio montuoso, in forma umana, mentre versa acqua del Nilo per riportare Titi in vita.
Tutte le tombe a noi conosciute sono però già state depredate nell’antichità, tanto che molte tombe in epoca tarda furono usate per sepolture comuni e in epoche successive come cimitero popolare o come eremi copti.
Benedetta Giovannetti